Si fa tanto parlare di buccia in opposizione alla sostanza. Buccia vs ciccia. Apparenza vs essenza. Contenitore vs contenuto. Confezione vs messaggio. Ma a volte è la buccia stessa a diventare sostanza se di mezzo ci sono designer del livello di Erika Zorzi e Matteo Sangalli, già noti agli appassionati di design made in Italy come il duo Mathery.
Dopo essersi fatti conoscere per una serie di invenzioni geniali tra l’utile e il dilettevole (all’epoca si chiamavano 01Mathery), aver curato un sito di “progetti di design nel cassetto” (02Mathery, aver inventato tavoli per favorire le dinamiche social-mangerecce, ed incuriosito con una collezione di occhiali, Erika e Matteo hanno deciso di prendersi una pausa ed hanno viaggiato per l’Asia in un itinerario geografico e spirituale di astensione dal design. Alla fine sono approdati a Melbourne, in Australia, dove hanno ricominciato a creare.
Il loro ultimissimo progetto si chiama Fruit Ninja e consiste in una serie di oggetti per la casa e per la tavola realizzati proprio a partire dalla buccia, il contenitore naturale per eccellenza, a cui i ragazzi di Mathery hanno dato niente meno che l’attributo dell’immortalità, riproducendone la texture in resina, dopo aver tagliato e riassemblato arance, banane, avocado e meloni e con questi aver creato splendidi prototipi.
La collezione è stata interamente realizzata a mano e proprio in questi giorni è in vendita online sul sito fruitninja.bigcartel.com e presto anche in alcuni negozi di Melbourne.