Soap Rocks

Nel periodo storico della mia vita in cui fare il geologo mi sembrava la cosa più figa al mondo, quando non so come convinsi i miei a spendere settimanalmente i loro soldi in un’enciclopedia a fascicoli sulla mineralogia – troppo tecnica per uno sbarbatello delle elementari dunque relegata nel retro dello studio di mio padre, oltre la porta segreta (avevamo una libreria “camuffata” in una parete interamente coperta di scaffali e di libri, con una chiave si apriva su una stanzetta che poi diventò il mio laboratorio per esperimenti sulle lucertole, archivio di volumoni da sapientino in erba e successivamente, proprio a proposito di erba, nascondiglio per sostanze illecite nonché laboratorio di rollaggio, nascosto agli occhi indiscreti di mia nonna, essere curioso e rugoso perennemente in movimento e alle prese con chat ante-litteram tra sé e sé) insieme ad una piccola collezione di rocce e minerali e ad un martelletto, preso in garage, mai effettivamente usato – in quel periodo pensare di portarmi una bella pietra traslucida sotto la doccia, sfregarmela sulla pelle in un’orgia di schiuma e profumo di mandorla ed aloe vera sembrava effettivamente molto più interessante che portarci una ragazza, sotto la doccia.
Non so come né perché, ma dopo tanti anni sto tornando all’idea iniziale.
Meglio la roccia.

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