Al Bitte delle Lovers, un bit di mare e tante facce di amici vecchi e nuovi:
Postiche – nata Cristina O. l’ aspirante Torinese con la valigia incorporata, creatrice di vissuti bijoux dal peso specifico evanescente, evocanti (uso promiscuo del participio presente) atmosfere fumose di viaggi senza ritorno su un simil-Orient Express e la gracchiante colonna sonora di un organetto gitano suonato da una scimmia ammaestrata. Per lei etichette in metallo scrostato di gabbiotti di bagno turco, pattern naturalistici ritagliati da vecchie carte da gioco ungheresi e titoli di viaggio con stratificazioni di timbri di accettazione si portano addosso, a rappresentare una tendenza dell’ornamento inteso non come decorazione, ma come vera e propria dichiarazione di uno stile di vita itinerante.
Private Circle, la plastica non è una opinione… è il mio materiale preferito! Garantisce pienezza d’espressione, versatile e malleabile si fa pop, si fa rock, a volte stucchevole, ma sempre al top.
Da Lady Pix hand-made e vintage-shop, sbuffano i fiocchi sempreverdi, spettegolano con le graffianti borchiette e le smorfiose nappine di pelle (o era più corretto dire di nappa!?) impigriscono tra le perle, i merletti e le molli romanticherie floreali da femminetta.
E guardate qui chi c’era pure: Shop in London (abbiamo parlato di loro poco tempo fa) i beneinformati li volevano in quel della Capitale, un depistaggio internazionale degno di Hercule Poirot li ha portati invece qui, dove sono stati avvistati proprio dalla sottoscritta al Bitte di Via Watt.
E delle Funky Mamas e della loro Blogger d’ordinanza non vogliamo parlare? Giovani mamme che hanno trovato nel loro bambino la marcia in più per affermarsi nel lavoro. Un esempio positivo per chi si barcamena tra contratto a progetto e sogni di “ohana vuol dire famiglia” :-)
Chi non è stato nominato mi perdoni, sarà per la prossima, ma i lettori possono trovare un reportage completo della giornata sul profilo FB delle Lovers.