Frittura di paranza e alici in carpione. Arrosticini abruzzesi.
Gnocchi fritti ai salumi e tigelle al lardo.
Arancini, panelle e pani ca meusa.
E ancora: panino con lampredotto e con la trippa. Panzerotti pugliesi.
Wurstel e hamburger meranesi innaffiati da birra (non i panini, voi sarete innaffiati).
E infine le olive all’ascolana, che tutti amano tranne me, marchigiano atipico (ma mi rifaccio per via “enologica”).
A forza di ricevere/leggere comunicati con elenchi di brands e fashion designers, quando poi ne arriva uno dove se magna, i sensi si risvegliano.
E mi tocca scrivere questo post con la tastiera imbustata in un sacchetto trasparente, di quelli per congelare i cibi, causa pericolo inondazioni d’acquolina in bocca.
Tornando alla ciccia, in tutti i sensi, vi segnalo Stracibo: tre giorni dedicata al cibo di strada dove cuochi di mezz’italia prepareranno prelibatezze live e voi farete la vostra parte testando nuove, simpatiche forme di abbuffata.
Stracibo è a Jesi (An) – ridente cittadina che diede i natali al sottoscritto – da domani al 12 dicembre.
Per tutte le informazioni scaricatevi il flyer.