Da giorni assisto divertita alle vostre discussioni in argomento sul blog. A noi fa più che piacere se voi partecipate, anche animatamente.
Si possono sostenere tutte le tesi, amare le Crocs o odiarle, preferire le Woz o definirle imitazioni, chiedersi se siano nate prima le une o le altre. Valutare la qualità del prodotto ed il prezzo. Decidere di preferire il made in Italy, invece che i fenomeni importati dagli States.
Tutto insomma, tranne una cosa quella no, non ci sta molto: sostenere che Frizzifrizzi o uno dei suoi collaboratori, abbiano un interesse lucrativo nello spingere le Crocs. Vi posso assicurare una cosa, non abbiamo guadagnato un solo euro, anzi vi dico anche che io ho comprato le mie on line, a gennaio, rosse come ho scritto nel primo post e che a Simone ed Ethel (gli altri due altri genitori di Frizzifrizzi) sono state regalate.
Insomma non ne abbiamo neanche avuto un “campione gratuito”. L’unica cosa che il blog ha avuto in cambio dalle Crocs è stato un aumento di visibilità.
Perché continuiamo a parlarne? Perché siamo stati tra i primi ad accorgerci di quello che sarebbe successo questa estate e, consentitemi, “vogliamo restare sul pezzo”: sarebbe ottuso da parte nostra abbandonare la notizia.
Sono nata nel 1974, ricordo solo un altro oggetto che ha creato lo stesso desiderio di possesso ed allo stesso tempo ha spaccato in due il “popolo dei consumatori”: gli Swatch.
Le Crocs sono diventate un fenomeno di costume, che vi piaccia o no.
La cosa, oltre che da un marketing sapiente è stata agevolata da alcune loro caratteristiche (che se ci fate caso, le accomuna al fenomeno swatch ):
1. Il prezzo. Al di la delle valutazioni sulla proporzionalità tra qualità e prezzo, ovvio, le possono acquistare veramente tutti o quasi.
2. I colori. Le Crocs non si limitano ad essere colorate, sono coloratissime, squillanti …più che estive direi.
3. Il materiale. Inusuale ed innovativo.
Per quanto riguarda le imitazioni. La cosa che fa più specie, è che ad imitare , anzi per essere ancora più corretta dirò, a produrre scarpe molti simili, sono grandi aziende Fornarina, SanaGens, Woz ecc ecc
Io non so stabilire, chi ha imitato chi. La cosa peraltro non mi interessa molto.
A quelli di voi che hanno sostenuto che già da qualche hanno, scarpe simili erano in circolazione, posso però rispondere che come spesso accade, aziende ,anche primarie, potrebbero essersi accorte del fenomeno nascente ed aver giocato d’anticipo rispetto alla distribuzione italiana.
Che vi piaccia oppure no, le Crocs sono il fenomeno dell’estate 2007.
Come uno di quei motivetti, che vi si mettono in testa e che, anche se odiate, vi ritrovate a cantare la mattina, sotto la doccia…
Il dibattito, come dicevo, è ovviamente aperto.
Io, però, ho regalato il mio paio rosse ad una cara amica… personalmente, non ne potevo già più!