10 gioielli Made in Italy che puoi trovare su Etsy

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Oro, argento, rame, ottone, acciaio, metalli preziosi e metalli poveri, pietre lavorate e pietre grezze, legno, plexiglass, materiali riciclati. Tutto, nelle mani di chi ha un’idea e padroneggia le tecniche per realizzarla, può diventare un gioiello, magari unico e irripetibile.

Etsy è la piattaforma online attorno alla quale ruota buona parte del panorama contemporaneo dei nuovi artigiani, e dove si possono trovare creazioni uniche.

Noi di Frizzifrizzi, in collaborazione con Etsy, siamo andati alla ricerca di alcuni tra i prodotti più interessanti tra quelli Made in Italy: gioielli progettati e creati da creativi di ogni età, genere e provenienza geografica.
Eccone dieci, opera di altrettante piccole e interessanti realtà.

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1. Il bracciale della collezione “Monreale” di Alessandra Pennino Design

24 anni, siciliana, Alessandra Pennino è nata in una famiglia di artisti e artigiani. Dopo l’Accademia di Belle Arti ha studiato design e ha imparato a lavorare il legno e la ceramica.
Oggi Alessandra ha un piccolo laboratorio a Lentini, dove realizza gioielli spesso ispirati all’arte e alle bellezze naturali della sua terra, come la collezione Monreale, che prende spunto dai bellissimi mosaici del Duomo di Monreale e che nasce dalla collaborazione con l’orafa Giulia Lentini.

2. Il cigno origami in argento di Calcagnini Gioielli

«La bellezza delle cose esiste nella mente che le contempla». La citazione è di Hume e Flavio Calcagnini, fondatore di Calcagnini Gioielli, l’ha fatta propria, dimostrando coi fatti, però, che la bellezza delle cose viene anche dalle mani di che le produce.
Di base a Piacenza, Calcagnini si ispira alla natura, tra ninfee, foglie di ginkgo biloba, nuvole, libellule, gufi e origami.

3. Il bracciale in rame di Kosmika

Nel cuore dell’Umbria, a Perugia, Laura realizza gioielli e bijoux da quasi dieci anni. Laureata in storia e scienze politiche, a un certo punto è stata “folgorata sulla via dell’handmade” e ora divide uno studio con altre due creative come lei, lavorando con oro, argento, rame e pietre.
Il bracciale in bronzo nella foto qui sopra è caratterizzato dal nodo d’amore, uno dei più semplici tra i nodi marinari, utilizzato per lo più a scopo decorativo.

4. Gli anelli “bestiali” di Armada Art

Classe 1988, bresciano, Gianmarco Fontana ha iniziato fin da bambino a interessarsi alle miniature e al modellismo. Figlio di un odontotecnico, ha imparato a usare gli strumenti di precisione nello studio del padre per poi affinare, da solo, l’arte della modellazione della cera e della realizzazione di gioielli.
Il suo marchio Armada Art l’ha fondato nel 2014, e da allora realizza anelli, ciondoli, bracciali che ritraggono animali, piante, mostri, macchine, e che si possono anche personalizzare su ordinazione.

5. I gemelli in argento a forma di bottone de I Gioielli di Rossana

Rossana, orafa, lavora nel settore fin dagli anni ’60 e da più di trent’anni ha il negozio che porta il suo nome. A seguire le sue orme e ad affiancarla nell’attività c’è suo figlio Lorenzo, gemmologo. Ora i due lavorano assieme nel laboratorio di Anguillara Sabazia, sul lago di Bracciano, alle porte di Roma, e su Etsy vendono le loro creazioni a clienti di tutto il mondo, dagli anelli ai bracciali, dagli orecchini ai ciondoli, dalle collane ai gemelli.

6. Il bracciale in argento di AmeJewels

Figlia d’arte (sua madre creava gioielli), Carlotta ha alle spalle una laurea in design della moda e un passato come designer di gioielli per importanti marchi del settore, prima di mettersi in proprio e fondare AmeJewels.
Da quasi sei anni è su Etsy con le sue riconoscibilissime creazioni in argento lavorato a mano, tra occhi, cuori, simboli dell’infinito, forme geometriche e mani che si toccano.

7. L’anello in osso e oro di Blind Spot Jewellery

Una lunga storia, tanti mestieri e altrettante passioni. János Gábor Varga, il fondatore di Blind Spot Jewellery è originario dell’Ungheria. Agronomo, etnografo, studioso di etnomedicina, ha fatto il pastore e ha vissuto per alcuni anni in Inghilterra, dove ha dovuto reinventarsi imparando mestieri come quello del casaro e del fattore, incominciando nel frattempo a realizzare gioielli. Alla fine è arrivato in Italia, vicino Genova, e dopo aver lavorato come pastore di capre e forestale ora si occupa a tempo pieno delle sue creazioni in un piccolo laboratorio tra le montagne.

8. Il bracciale in plexiglass di Plexi Shock

Nato a Roma nel 2009 e fondato da un compositore, Salvatore Borrelli, e da una fotografa, Federica Ravanelli, Plexi Shock è un marchio specializzato in gioielli e bijoux in plexiglass, materiale spesso considerato “povero” ma che nelle creazioni di Borrelli e Ravanelli, che progettano e producono tutto in proprio, raggiungono alti livelli di originalità e manifattura.

9. Le spille in legno di Poppin’ Tags

Collane, orecchini, anelli, gemelli ma soprattutto spille, realizzate in legno, tagliate al laser e poi dipinte a mano, ispirate alla cultura pop, ai luoghi, ai mestieri, come le spille da colletto “per sartine provette”.
Fondato da Camilla Quarato, Poppin’ Tags è un nuovissimo marchio con base a Torino.

10. Le collane “geek” di Circuitsland

Metti una scheda madre da qualche parte, soprattutto dove non ti aspetteresti di trovarla, e farai felice uno “smanettone” appassionato di elettronica. E Circuitsland, marchio fondato nel 2015 da Alice Sardi e Giacomo Zurru, fa proprio questo: riciclare circuiti e materiali elettronici — che solitamente finiscono nelle discariche, inquinando l’ambiente, o vengono smaltiti illegalmente nei paesi più poveri — per produrre anelli, orecchini, gemelli, fermacravatte, portachiavi e collane.

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