Tesori d’archivio: una guida illustrata di fine ‘800 sui principali stili ornamentali

Come ho già avuto modo di raccontare parlando delle tavole di The Practical Decorator and Ornamentist — libro del 1892 in cui l’architetto scozzese George Ashdown Audsley e suo figlio Maurice raccolsero decorazioni e pattern di stili ed epoche differenti — Audsley fu un uomo dai molteplici interessi e dalla vita piuttosto movimentata, soprattutto in senso geografico.
Nato nel 1838 a Elgin, cittadina a pochi chilometri dalla costa, sulla strada che porta da Aberdeen a Inverness, in Scozia, studiò architettura e, dopo l’apprendistato in uno studio locale, decise di raggiungere suo fratello maggiore William (William James Audsley, classe 1833), architetto anche lui, che nel frattempo aveva iniziato a praticare la professione nella ben più ricca Liverpool. Era il 1856, quindi il minore degli Audsley aveva appena diciotto anni e doveva ancora farsi le ossa, ma riuscì a farsi assumere come dipendente in un altro studio d’architettura, dove rimase per circa quattro anni, trascorsi i quali i due fratelli pensarono bene di mettersi in società.

La Audsley & Co., poi rinominata W. & G. Audsley, aprì i battenti nel 1860, riuscendo presto a ottenere prestigiose commesse.
Per quasi un quarto di secolo i due fratelli lavorarono assieme, progettando principalmente chiese, sinagoghe ed edifici pubblici, operando tra Liverpool e Londra.
Nel 1883, tuttavia, le loro strade si separarono: il maggiore, William, si trasferì negli Stati Uniti, mentre George si spostò a Londra. Si ritrovarono qualche anno dopo, intorno al 1892, quando George, per la seconda volta, pensò bene di seguire le orme del fratello, raggiungendolo nel Nuovo Mondo, dove il duo ricominciò a firmare progetti a New York, Philadelphia e il Connecticut.

Dei due Audsley, George era sicuramente il più eclettico: oltre alla passione per l’architettura, aveva anche quella per la moda, per l’arte giapponese — fu autore, con il suo amico James Lord Bowes, ricco mercante e collezionista, del libro The Keramic Art of Japan (qui il secondo volume), tra i primissimi, in lingua inglese, sul tema — e per la musica, specialmente per gli organi a canne, dei quali fu un abile costruttore, oltre che teorico (nel 1904 progettò niente meno che il più grande del mondo!).
Ad accomunare i fratelli Audsley, tuttavia, c’era l’amore per gli ornamenti: insieme, infatti, lavorarono, durante i loro anni inglesi, a diversi libri sull’argomento, tra cui il volume Outlines of ornament in the leading styles, un’opera illustrata che raccoglieva i principali stili decorativi del passato e del (loro) presente da tutto il mondo, presentandoli — a uso di architetti, scultori, decoratori e pittori — in tavole in bianco e nero in cui erano messi in evidenza i contorni dei pattern e delle decorazioni.

Il libro uscì nel 1881 per l’editore londinese Sampson Low, Marston, Searle, and Rivington.
Su Archive.org si può sfogliare integralmente e scaricare, mentre su Artvee ci sono le singole tavole.
Quanto ai fratelli Audsley, William morì nel 1907, mentre George — “come al solito”, si potrebbe dire — lo seguì nel 1925.