Tesori d’archivio: le decorazioni Art Nouveau di Anton Seder, ispirate alla natura

Oggi sede del Consiglio d’Europa e, insieme a Bruxelles, del parlamento europeo, Strasburgo, come molte città di confine, ha cambiato bandiera diverse volte nel corso della sua storia, passando dalla dominazione francese a quella tedesca, e viceversa.
Nel 1887 la bandiera che sventolava sugli edifici pubblici cittadini era quella dell’Impero tedesco, nato pochi anni prima, nel 1871, dopo la guerra franco-prussiana, che portò alla sconfitta della Francia e all’annessione della regione dell’Alsazia e della Lorena, di cui Strasburgo era capitale.
Tra le tante strategie messe in atto per liberare la città dall’influenza francese, l’amministrazione tedesca puntò anche sull’arte e sulla formazione. Una delle prime operazioni, in questo senso, fu l’apertura — appunto nel 1887 — del Museo delle Arti Decorative, seguito, poco tempo dopo, dalla creazione di un centro di formazione artistica, la Scuola di Arti Decorative di Strasburgo, costruita a partire da un precedente istituto per artigiani.
A dirigerla fu chiamato Anton Seder.

Nato nel 1850 a Monaco di Baviera, figlio di un ispettore dell’esercito prussiano, Seder dimostrò — come il fratello maggiore Adolf, poi diventato un acclamato architetto e decoratore — un talento precoce per il disegno.
Studiò all’Accademia di Belle Arti di Monaco e nel corso della sua carriera si divise tra l’attività artistica e quella di insegnante. Particolarmente portato per quest’ultima, nel 1878 ottenne la cattedra di architettura in un istituto tecnico di Winterthur, in Svizzera, diventandone poi direttore, ma qualche anno dopo tornò in Baviera per lavorare come scultore nella stessa accademia che aveva frequentato da ragazzo.
Erano gli anni in cui in Europa stavano esplodendo l’Art Nouveau, lo Jugendstil, il Liberty e il movimento Arts and Crafts, e Seder abbracciò quel vento di novità, avvicinandosi in particolare alla cosiddetta Scuola di Nancy, che inseguiva il sogno dell’“arte totale” ispirandosi principalmente alle forme della natura e rivalutando le decorazioni medievali, il gotico e il rococò.

Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)
Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)
Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)

Artista dai molteplici talenti, Seder era abile sia come pittore e decoratore che come progettista (anche di opere di oreficeria e ferro battuto). Nel corso della sua carriera firmò almeno una decina di libri, focalizzati principalmente su decorazione, disegno e pittura.
Alcuni di essi uscirono ancora prima dell’incarico come direttore della Scuola di Arti Decorative di Strasburgo. Tra questi, uno dei suoi capolavori, Die Pflanze in Kunst und Gewerbe (che si può tradurre come La pianta nell’arte e nell’industria), dedicato alle decorazioni a tema botanico e pubblicato da un editore viennese, nel 1886, in due volumi: il primo raccoglieva numerosi esempi di tavole botaniche delle piante più interessanti, disegnate da diversi autori; il secondo declinava quelle stesse piante in splendide e intricate decorazioni, pensate come ispirazioni per le diverse arti applicate che proprio in quegli anni stavano riguadagnando un posto di primo piano all’interno del panorama artistico.
Fu Seder stesso a realizzare gran parte delle illustrazioni del secondo tomo (alcune le affidò invece ad alcuni suoi colleghi artisti e insegnanti).

Convinto che solo con lo studio della natura artisti e artigiani potessero essere in grado di adattarsi ai grandi cambiamenti nel gusto estetico del periodo, Seder, durante la sua dirigenza, portò l’ispirazione naturalistica la centro del piano di studi della Scuola di Arti Decorative.
Dei quattro anni che studenti e studentesse passavano nell’istituto, infatti, ben due erano dedicati allo studio delle forme delle piante, che precedeva l’attività progettuale e laboratoriale, dove le abilità conseguite venivano applicate alle varie discipline: ceramica, ebanisteria, oreficeria e lavorazione del ferro.

Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)
Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)
Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)

Egli rimase a capo della scuola fino al 1915, quando ormai i suoi metodi di insegnamento e organizzazione didattica erano diventati sorpassati e l’istituto riceveva numerose critiche riguardo la qualità della formazione data ai suoi allievi.
Nel frattempo continuò a pubblicare libri (è del 1896 Das Thier in der decorativen Kunst, simile a Die Pflanze in Kunst und Gewerbe ma in questo caso con ispirazioni provenienti dal mondo animale) e fondò anche una rivista, Das Kunstgewerbe in Elsass-Lothringen, diretta insieme allo storico e ricercatore Friedrich Leitschuh e uscita per circa cinque anni, dal 1901 al 1905, con l’intento di «diventare una fonte di ispirazione per tutte le industrie artistiche e artigianali del paese» e «portare un raggio di bellezza nelle case dei cittadini meno abbienti».

Anton Seder morì a 66 anni, nel 1916, appena un anno dopo aver dato le dimissioni dalla scuola. A lungo dimenticato, è stato rivalutato negli ultimi anni grazie ad alcune mostre e pubblicazioni.
Sulla piattaforma Artvee si trovano (e si possono scaricare gratuitamente) alcune delle tavole di Die Pflanze in Kunst und Gewerbe e di Das Thier in der decorativen Kunst.

Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)
Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)
Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)
Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)
Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)
Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)
Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)
Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)
Anton Seder, tavola tratta da “Das Thier in der decorativen Kunst”, di Anton Seder, 1886, Vienna
(fonte: artvee.com)
Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.