Tesori d’archivio: i manoscritti della Bibliotheca Corvina

Vissuto nel ‘400, Hunyadi Mátyás — dalle nostre parti meglio conosciuto come Mattia Corvino — fu re d’Ungheria e di Croazia, oltre che di Boemia. Baluardo della cristianità contro gli ottomani e alleato di quel Vlad III che sappiamo aver ispirato la figura di Dracula, Corvino è considerato dai magiari come “il più giusto tra i sovrani” ed ebbe strettissimi rapporti con l’Italia: complice la sua seconda moglie (la prima, appena una bambina, morì prematuramente), Beatrice d’Aragona , figlia di Ferdinando I, re di Napoli, egli sposò infatti la cultura umanistica e rinascimentale italiana.
Si circondò di artisti e letterati del nostro paese — tra cui lo storiografo e umanista Antonio Bonfini, che fu suo biografo (fu lui ad attribuirgli l’appellativo “Corvino”, tracciando dunque una ipotetica discendenza con la stirpe romana dei Corvus) — e rese quella ungherese una delle più importanti corti rinascimentali europee. Mise anche insieme una delle maggiori biblioteche reali: pare avesse qualcosa come 2000 volumi — un’enormità, per i canoni del periodo — e che la sua fosse, dopo quella vaticana, la più grande collezione libraria dell’epoca.

Oggi nota coma la Bibliotheca Corvina, comprendeva principalmente manoscritti: i libri a stampa (una novità, dato che l’invenzione di Gutenberg era molto recente) erano pochissimi, e comunque ritenuti meno preziosi rispetto a quelli compilati a mano. Le opere erano perlopiù in latino, in alcuni casi in greco.

Johannes Regiomontanus, “Canones LXIII in tabulam primi mobilis”, 1470 ca., conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
Johannes Regiomontanus, “Canones LXIII in tabulam primi mobilis”, 1470 ca., conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)

Dopo la morte del re la raccolta di volumi rimase patrimonio dei suoi successori, ma quando il palazzo del castello di Buda, dove aveva sede la biblioteca, fu conquistato dagli ottomani, la Bibliotheca Corvina venne distrutta. I libri superstiti furono portati via come bottino.

Si stima che attualmente siano poco più di 200 i tomi rimasti, conservati in diverse biblioteche, sia in Europa sia negli Stati Uniti (nel 2002 uscì un libro dedicato a questa raccolta: Nel segno del corvo. Libri e miniature della Biblioteca di Mattia Corvino re d’Ungheria (1443-1490), edito da Il Bulino: si trova solo usato).
Tutti i volumi identificati come parte della Bibliotheca Corvina, però, sono stati riuniti — seppur solo virtualmente — nella versione digitale della storica biblioteca: la Bibliotheca Corvina Virtualis.

Sul sito, curato da Biblioteca Nazionale di Budapest, c’è una mostra 3D da visitare, ma soprattutto si possono sfogliare tutti i libri e avere informazioni sulle loro storie: ci sono capolavori incredibili, alcuni pieni di miniature e preziosi capolettera, e tutti quanti sono delle meravigliose fonti di ispirazione per pattern, decorazioni e forme di scrittura a mano.
In effetti sono affascinanti fin dalle copertine (Mattia Corvino li fece rilegare tutti in modo tale da avere un’estetica uniforme), tanto che c’è anche una serie di acquerelli — realizzata tra la fine degli anni ’30 e l’inizio degli anni ’40 dallo storico dell’arte, collezionista e graphic designer Gyula Végh — che ha come soggetti proprio le copertine.

Georgius Trapezuntius, “Compendium Grammaticae”, 1470, conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
Georgius Trapezuntius, “Compendium Grammaticae”, 1470, conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
Basilius Magnus, “De divinitate filii et spiritus sancti; De spiritu sancto”, 1470 ca., conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
Basilius Magnus, “De divinitate filii et spiritus sancti; De spiritu sancto”, 1470 ca., conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
Basilius Magnus, “De divinitate filii et spiritus sancti; De spiritu sancto”, 1470 ca., conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
Philostratus, “Heroica; Imagines; De vitis sophistarum; Epistolae”, fine anni ’80 del ‘400, conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
Philostratus, “Heroica; Imagines; De vitis sophistarum; Epistolae”, fine anni ’80 del ‘400, conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
Philostratus, “Heroica; Imagines; De vitis sophistarum; Epistolae”, fine anni ’80 del ‘400, conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
János Thuróczy, “Chronica Hungarorum”, 1488, conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
János Thuróczy, “Chronica Hungarorum”, 1488, conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
János Thuróczy, “Chronica Hungarorum”, 1488, conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
János Thuróczy, “Chronica Hungarorum”, 1488, conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
“Graduale” (libro di canti per la celebrazione eucaristica), 1480 ca., conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
“Graduale” (libro di canti per la celebrazione eucaristica), 1480 ca., conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
“Graduale” (libro di canti per la celebrazione eucaristica), 1480 ca., conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
Petrus Ransanus, “Epitome rerum Hungaricarum”, 1489-90, conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
Petrus Ransanus, “Epitome rerum Hungaricarum”, 1489-90, conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
Petrus Ransanus, “Epitome rerum Hungaricarum”, 1489-90, conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
Petrus Ransanus, “Epitome rerum Hungaricarum”, 1489-90, conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
Felix Petancius Ragusinus, “Genealogia Turcorum imperatorum”, 1490-1512 ca., conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
Felix Petancius Ragusinus, “Genealogia Turcorum imperatorum”, 1490-1512 ca., conservato presso la National Széchényi Library
(fonte: corvina.hu)
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