Non occorre cercare per forza la novità, la sorpresa a tutti i costi, l’originalità, l’effetto. Occorre invece trovare l’idea forte che sta dietro a un fatto, a un evento, a una marca, quello che la rende unica e riconoscibile.
Bob Noorda
Sapete qual è uno degli argomenti più gettonati quando si parla degli artisti?
Le rivalità e le collaborazioni.
Spesso questo tema poi viene affiancato da un altra domanda: quanti di questi personaggi si conoscevano davvero?
Una delle risposte in genere è per esempio: Picasso conosceva Matisse, vivevano non lontano l’uno dall’altro, Pollock e De Kooning erano in eterna rivalità nel nuovo mondo, e tante altre storie così.
Io ad esempio ho scoperto di recente che Bob Noorda e Massimo Vignelli, si conoscevano e hanno collaborato a quattro mani ad alcuni dei progetti più iconici della grafica del secolo scorso.
Incredibile.
Questa la storia: Vignelli ha disegnato la grafica della mappa della metropolitana di New York, quando terminò di progettarla chiese a Bob Noorda cosa ne pensasse. Così facendo i due, uno a New York e l’altro a Milano, si scambiavano pareri e riflessioni sulla grafica.
Noorda, per chi non lo sapesse, era un grafico olandese, autore del logo della metropolitana di Milano ma anche del logo della Eni e di tante grafiche della Pirelli in diversi anni della seconda parte del secolo scorso.
Loro due, insieme ad altri 23 grafici tra cui Franco Balan e Roberto Sambonet, sono i protagonisti di una mostra a Trieste presso il Magazzino delle Idee dal 21 settembre 2022 al 6 gennaio 2023. L’esposizione si intitola L’Italia e l’Alliance Graphique Internationale. 25 graphic designer del ‘900 ed è ben strutturata, con appendici, bacheche con libri e materiali storici, informazioni e tavole originali, come quelle che avrebbero portato alla nascita del logo della Lancia, oppure le illustrazioni grafiche di Emanuele Luzzati, davvero notevoli.
Troverete dei capolavori: dalle grandi pubblicità della Olivetti realizzati da Walter Ballmer, ad arrivare al Vaporetto di Venezia e il logo di COIN realizzato da Giulio Cittato, passando dalle grafiche della Campari realizzate da Bruno Munari, o dalle copertine di Italo Lupi per Domus e Abitare, per citarne qualcuno.
Una gran bella mostra, super documentata, un gioiello per chi è del mestiere o ne è appassionato, ma anche un buon punto di partenza per chi ne vuole capire e scoprire di più (c’è pure un catalogo, pubblicato da Corraini).
La grafica, a dispetto di chi dice il contrario, è un arte a tutti gli effetti; ci accompagna tutti i giorni e spesso la snobbiamo, ma in realtà rivela molto del nostro tempo, della nostra cultura e di riflesso anche di noi e delle nostre abitudini.
L’Italia e l’Alliance Graphique Internationale. 25 graphic designer del ‘900 — organizzata da ERPAC in occasione del 70º anniversario dell’AGI, fondata nel 51, e curata da Carlo Vinti — racconta perfettamente il secolo scorso attraverso immagini diventate ormai mito senza mai dimenticarsi di raccontare anche noi consumatori.