Un gioiello di cultura a Favara: il Farm Cultural Park. Intervista a uno dei fondatori, Andrea Bartoli

Dal 2010, a Favara, in provincia di Agrigento, un parco culturale anima la Sicilia intera con mostre, eventi e residenze d’artista: è il Farm Cultural Park.
Sono stata loro ospite tra fine aprile e inizio maggio e, insieme a Davide Calì, ho intervistato Andrea Bartoli, uno dei fondatori del progetto.
Ho realizzato anche un piccolo reportage, da leggere prima o dopo l’intervista.

Ciao Andrea, hai voglia di presentarti ai nostri lettori?

Sono il marito di Florinda e il papà di Carla, di Viola e del Farm Cultural Park.

Farm Cultural Park è un centro che produce eventi culturali, nato a Favara, in Sicilia nel 2010. Se non sbaglio, all’origine del progetto c’è un fatto tragico. 
Ce ne vuoi parlare?

Nel 2010 un crollo di una palazzina nel centro storico di Favara ha determinato la scomparsa di due sorelline. Noi avevamo già in mente Farm ma abbiamo anticipato di due anni il nostro cronoprogramma e nell’arco di quattro mesi abbiamo aperto i battenti.

Come definiresti il Farm Cultural Park e chi altro, insieme a te, ne fa parte?

Difficile definire Farm. L’urbanista e architetto Maurizio Carta parla del “multiverso di Farm” e di quelle che spesso vengono denominate “dimensioni parallele” come universi coesistenti fuori dal nostro spazio tempo.
Dopo la prima “Galassia” di questo “multiverso di Farm” a Favara muove i primi passi anche Mazzarino con due e potenzialmente “n luoghi della città” in cui opererà Farm: The Embassy of Farm, un luogo destinato alle attività di diplomazia culturale inaugurato il 7-8 gennaio 2022, e Plurals – broaden horizons, limitrofo al primo, all’interno di Palazzo Tortorici, che è stato inaugurato il 24 giugno 2022 e intende essere una nuova infrastruttura sociale e culturale per Mazzarino, con approcci transdisciplinari radicali, che si mette al servizio delle comunità, specie per i teenager, e si propone di riattivare il ruolo dell’architettura come catalizzatore sociale e motore di sviluppo di un territorio.
L’anno prossimo, a giugno, ci sarà anche Farm a Mandanici, un temporary di due anni in una meravigliosa abbazia del 1200.

Il “multiverso” Farm, immaginato da Alessandra Bruni durante la sua residenza artistica presso il Farm Cultural Park

Che cosa sono i sette cortili?

I Sette Cortili sono cuore di Farm, dove tutto è nato. Una piccola kasba araba in cui convivono i nativi dei Sette Cortili con noi di Farm e diversi giovani imprenditori locali che hanno creduto nel nostro progetto investendo in attività di supporto a quella culturale: ospitalità, food & beverage, artigianato.

Leggendo lo storico delle vostre attività vedo che, nel tempo, vi siete occupati delle cose più disparate: videoarte, architettura, cinema, street art. Come scegliere i progetti da portare avanti? 

Riguardando indietro, tutto quello che abbiamo ospitato, sembra che Farm esista da 144 anni.
Ci occupiamo principalmente di arte, architettura, educazione e ambiente. Il nostro format culturale espositivo più importante è certamente Countless Cities, la Biennale delle Città del Mondo, che nel 2023 arriverà alla sua terza edizione. Invitiamo municipalità, università, studi di architettura, collettivi di artisti a curare dei Padiglioni dedicati alle loro città rispetto a dei temi che indaghiamo in ogni edizione della Biennale, e che possano ispirarci per il lavoro di rigenerazione urbana che facciamo in Sicilia.
Nelle prime due edizioni abbiamo ospitato padiglioni di Detroit, Londra, Hong Kong, Buenos Aires, San Paolo, Tirana, San Francisco, Londra, Beirut, Il Cairo, Palermo, Berlino e diverse decine di altre città piccole medie e grandi di tutto il mondo.
Tra un mese inauguriamo Radical She – Women Quadriennial of Art and Society, con sei mesi di attività dedicati al femminismo, alla parità di genere, all’empowerment e alla leadership femminile.

Un’altra delle illustrazioni realizzate da Alessandra Bruni durante la residenza: questa è stata pensata per Radical SHE, un progetto dedicato ai temi della gender equality e dell’empowerment e leadership femminile

Ho visto diverse idee rivolte anche ai bambini. Un progetto di museo per bambini e uno dedicato invece all’architettura.

SOU – Scuola di Architettura per Bambin* e Prime Minister – Scuola di Politica per giovani donne, creata con Movimenta, sono i nostri due principali dispositivi educativi.
Entrambe nate a Favara adesso hanno ciascuna sede in una dozzina di città del nostro Paese e nel 2023 inizieranno anche le filiali all’estero. A proposito di “multiverso”.

Parlaci un pochino di Favara. 

Favara era un posto un poco sfortunato, sempre associato alla mafia, al malaffare, all’abusivismo. Oggi è la città dei giovani, dell’arte, della sperimentazione, una piccola capitale mondiale della rigenerazione urbana.
Ogni anno decine di università di tutto il mondo portano i loro studenti a Favara a studiare l’F Factor.

E la Sicilia? Che rapporto hai questa terra?

Amo la Sicilia. Credo che abbia un potenziale enorme. Faccio tutto quello che è nelle mie possibilità per magnificarla.

Farm Cultural Park ha organizzato una spedizione per raggiungere i confini ucraini e portare in Sicilia i rifugiati che scappano dalla guerra. Questa è l’illustrazione che Alessandra Bruni ha realizzato per il progetto durante la sua residenza artistica. La “happiness flag” (la bandiera a pois) è il simbolo di Farm
illustratrice, curatrice della rubrica “Come ogni lunedì”
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