Da oltre un secolo al centro degli interessi geopolitici tra le grandi potenze del pianeta, Taiwan negli ultimissimi mesi è di nuovo sotto ai riflettori per le numerose “scaramucce” diplomatiche tra Cina e Stati Uniti.
Dichiaratosi indipendente dalla Cina continentale fin dal 1949, il piccolo stato insulare non è mai stato formalmente riconosciuto dalla maggior parte dei paesi, che tuttavia intraprendono regolarmente scambi commerciali con i territori che ne fanno parte, soprattutto per via della sua industria tecnologica (sorge lì, infatti, la più grande fabbrica indipendente di semiconduttori al mondo).
Taiwan e la sua capitale de facto, Taipei, sono però anche sede di una fiorente produzione culturale che — a differenza di quella della Repubblica Popolare Cinese — è libera dalle censure. Oltre al cinema, che dalle nostre parti è conosciuto pure al di fuori del circuito dei festival, dove cineaste e cineasti fanno regolarmente incetta di premi (un nome su tutti: il regista Ang Lee), c’è un panorama editoriale ancora da scoprire, specialmente per quanto riguarda l’illustrazione, ed è proprio questo il protagonista di un nuovo progetto nato dall’idea dell’Associazione Culturale NOI Altri e di Noi Libreria di Milano, aperta nel 2019 nel quartiere NoLo.
Sostenuta dal Ministero della Cultura di Taiwan con il supporto della Divisione Culturale dell’Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia l’iniziativa si chiama TATO, che sta per Taiwan on Tour e consiste in una mostra itinerante che, a partire dal 23 giugno 2022, farà tappa presso alcuni dei più importanti festival italiani nell’ambito dell’illustrazione, della grafica e dell’editoria.
Dopo l’inaugurazione del 23 (presso il giardino di Noi Libreria, in via delle Leghe 18, a Milano) si sposterà infatti verso Vicenza per Illustri (25 e 26 giugno), da lì a Torino per i Graphic Days (17 e 18 settembre), e poi a Bologna per Fruit Exhibition (30 settembre – 2 ottobre) e di nuovo a Milano per BookCity (16 – 20 novembre), il tutto a bordo di un furgoncino vintage, un fantastico FIAT 238 del 1979, che è stato personalizzato nella livrea e riadattato per ospitare illustrazioni, libri, graphic novel, oggetti e cartoleria da acquistare, oltre alla mostra vera e propria, con le tavole di otto artiste taiwanesi: Chia Ying Lin, Chu-li Chen (che è anche autrice della “veste” del furgone), Hsiao-Chi Chang, Huiyin Hsueh, Lian-An Lin, Pei-Hsiu Chen, Pei-Fen Hsieh e Yi-Wen Huang.
Di seguito qualche informazione sulle illustratrici e alcune loro opere.
Chia Ying Lin
Illustratrice e creatrice visiva che risiede a Taipei, è interessata al comportamento dell’essere umano, alla psicologia e alla natura. Ha lavorato come graphic designer nel settore del digital marketing, medico e pubblicitario, per poi diventare libera professionista dopo la laurea alla Kingston University di Londra.
Chu-li Chen
È un’illustratrice, grafica e artista di Taoyuan City. Ha completato un Master in Sequential Design and Illustration presso l’Università di Brighton, Regno Unito. Dal 2009 lavora sia nell’illustrazione editoriale che commerciale usando il collage, l’incisione e il disegno per creare immagini calde e ricche di texture. Recentemente ha iniziato a realizzare anche sculture astratte. Sono sue tutte le illustrazioni utilizzate nella caratterizzazione grafica di TATO.
Hsiao-Chi Chang
Illustratrice che attualmente vive a Taipei, ha uno stile stravagante e giocoso, spesso ispirato dalle situazioni divertenti che le accadono. Ciò che la spinge a creare è il desiderio di giocare ed esprimere le sue emozioni. La maggior parte delle sue opere sono illustrazioni per bambini. Solitamente lavora con colori acrilici, acquerello, guazzo e strumenti digitali, ma le piace sperimentare anche nuove tecniche.
Huiyin Hsueh
Illustratrice freelance che ha vinto molti premi, ha partecipato a mostre e illustrato libri. Ama la pittura, la lavorazione della ceramica e tutte le piccole cose della vita quotidiana. Avendo una particolare predilezione per gli alberi e le piante grasse, si considera fortunata di poter vivere in una casa di periferia con un grande cortile pieno di piante a Taoyuan City. Per lei, stare lontano dai centri urbani ed avere uno stile di vita “green” è molto divertente.
Lian-An Lin
Illustratrice freelance di Taipei, nei suoi disegni cerca sempre di combinare realtà e immaginazione. Ama i libri motivazionali, l’arte per bambini, le cose vecchie e le passeggiate in campagna. Da tutte queste cose trae ispirazione per il suo lavoro.
Pei-Fen Hsieh
Illustratrice e grafica cresciuta a Taipei, attualmente vive a Pingtung, nel sud di Taiwan. Dopo aver studiato giurisprudenza ha deciso di iscriversi al Master of Art in Graphic Design all’Edinburgh College of Art. Per lei divertirsi rendendo le cose interessanti è più importante che farle sembrare belle. Osserva attentamente le piccole cose della vita quotidiana. Ama combinare trame ruvide disegnate a mano e collage digitali.
Pei-Hsiu Chen
Originariamente illustratrice archeologica presso l’Accademia Sinica (Taiwan), ora pubblica i suoi lavori su riviste, giornali e libri. I suoi titoli più recenti includono The Dentist e Moving the Village.
È stata selezionata per il Premio Angoulême 2015 per i giovani talenti e ha anche trascorso un periodo di residenza presso la Maison des auteurs di Angoulême.
Yi-Wen Huang
Inizia la sua carriera di illustratrice nel 2019. Per lei è fondamentale aggiungere varietà alle sue opere, soprattutto quando si tratta di creare libri illustrati. Nei suoi lavori ama sperimentare diversi materiali e trame. È fortemente convinta che i libri illustrati non siano destinati solo ai bambini ma anche agli adulti di tutte le età.
Il furgone
Il modello 238 della Fiat è un furgone di medie dimensioni, messo in produzione dalla casa torinese alla fine degli anni ‘60 e ritirato nei primi anni ‘80. Rivaleggia per estetica con il più noto e riconosciuto Volkswagen T2, ma il progetto grafico realizzato partendo dalle illustrazioni di Chu-li Chen ora rende questo 238 un pezzo unico, quasi da museo. Gli interni sono stati liberati per lasciare spazio agli espositori e ai contenitori delle opere esposte in mostra ed ai libri. Un progetto semplice che mira alla funzionalità e alla razionalizzazione degli spazi per ottimizzare i tempi di allestimento e disallestimento.