Color Rush! Vitra ha chiamato la designer Sabine Marcelis a riorganizzare la sua collezione permanente per colore

Nel 1981 un incendio mandò in cenere parte degli stabilimenti produttivi di Vitra, celebre azienda svizzera di arredamento fondata nel 1950 da Willi Fehlbaum, che aveva iniziato con un negozio di mobili a Basilea. Lì dove sorgeva la vecchia fabbrica, a Weil am Rhein, sul confine tra Germania, Svizzera e Francia, ne è stata costruita un’altra, che ben presto è stata affiancata da altri edifici, commissionati negli anni a grandi nomi dell’architettura, fino a creare un vero e proprio campus, che da allora è in perenne evoluzione e trasformazione.
Tra le strutture presenti c’è il Vitra Schaudepot — letteralmente “deposito di esposizione” — un archivio, disegnato dagli architetti Herzog e de Meuron, che ospita parte della collezione del vicino Vitra Design Museum e presenta un’esposizione permanente di circa 400 pezzi che hanno fatto da storia del design dal XIX secolo a oggi.

COSA
Colour Rush!
An Installation by Sabine Marcelis
QUANDO
14 maggio 2022 – 5 maggio 2024
INAUGURAZIONE
13 maggio | 18.00
DOVE
Vitra Schaudepot | Vitra Design Museum | Charles-Eames-Str. 2, Weil am Rhein

Ogni anno lo Schaudepot viene riorganizzato, così da offrire prospettive sempre nuove sulla collezione permanente, coinvolgendo anche designer, artiste e artisti nel dar forma al nuovo assetto. In quest’ottica, Vitra ha invitato la designer olandese Sabine Marcelis a rivoluzionare l’archivio, e lei ha deciso di andare a evidenziare un aspetto in particolare, cruciale per tutto il design moderno e contemporaneo: il colore.
«Il nostro mondo è pieno di colori» spiega l’azienda. «Le sue varie sfumature scatenano emozioni, aiutano a orientarsi, indicano funzioni o pericoli e segnano identità culturali, politiche, professionali o religiose. Sebbene ognuno di noi percepisca i colori a modo suo, tutti le epoche e le culture hanno simboli e tradizioni contraddistinti da specifiche sfumature. Questo è uno dei motivi per cui i colori giocano un ruolo centrale nella progettazione di interni, nella moda e negli spazi pubblici. Ma i colori che scegliamo per i nostri abiti e le nostre case rivelano anche predilezioni personali e tendenze contemporanee. Alcuni architetti, artisti e designer usano persino la gestione del colore come segno distintivo: basti pensare a Le Corbusier, Yves Klein o Hella Jongerius».

L’idea che ha avuto Marcelis è tanto semplice quanto efficace: riordinare tutte le centinaia di opere presenti in base alla tinta, creando un flusso cromatico che rimescola stili, scuole, periodi storici, autrici e autori e punta l’attenzione su contrasti e tonalità, mostrando anche come si comporta un colore su differenti materiali e superfici.
L’installazione — che inaugurerà il 14 maggio e rimarrà visibile per due anni — si intitola Colour Rush!, espressione che può essere tradotta come “corsa ai colori”, “flusso di colori” o “l’assalto del colore”.
Oltre ai pezzi dello Schaudepot ci saranno anche oggetti e documenti storici e contemporanei che illustrano come designer di epoche diverse hanno affrontato il tema del colore.

Enzo Mari, Box Chair, 1971-1976
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Jürgen Hans)
Charles & Ray Eames, DAX / Plastic Armchair, Fiberglass Armchair, 1948- 1950
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Thomas Dix)
Naoto Fukasawa, Chair, 2007
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Jürgen Hans)
Ettore Sottsass, Perry A. King, Valentine, 1969
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Andreas Sütterlin | © VG Bild-Kunst, Bonn 2022)
Terje Ekstrøm, Ekstrem, 1972
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Jürgen Hans)
Sabine Marcelis, Candy Cube, 2014
(Courtesy of Studio Sabine Marcelis)
Cheick Diallo, Sansa, 2010
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Jürgen Hans)
Gae Aulenti, No. 4794, 1968
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Jürgen Hans)
Libuše Niklová, Inflatable Toy “Elephant”, 1975
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Andreas Sütterlin)
Pierre Paulin, No. 577 / Tongue, Osaka, 1963
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Jürgen Hans)
Mischer‘traxler, Idea of a Tree, 2010
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Andreas Sütterlin)
Aino Aalto, Garden lounger, 1938/39
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Jürgen Hans)
Dorothee Becker, Uten.Silo, 1971
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Andreas Sütterlin)
Kazuyo Sejima, Ryue Nishizawa (SANAA), SANAA Chair, 2003
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Jürgen Hans)
Marcel Breuer, B 3 / Wassily, 1925
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Jürgen Hans)
Amadou Fatoumata Ba, Pouf Tressé, 2014
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Andreas Sütterlin)
Charlotte Perriand, Untitled / Chaise Ombre, Chaise empilable Ombre, 1954
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Jürgen Hans | © VG Bild-Kunst, Bonn 2022)
Verner Panton, Mira-X Colour Circle
(© Verner Panton Design, Vitra Design Museum, Verner Panton Estate | courtesy: Vitra Design Museum | foto: Andreas Sütterlin)
Verner Panton, Farve System Textilier Sabine Marcelis,
Från Cannes-Mougin, 1963
(© e courtesy: Vitra Design Museum | foto: Andreas Sütterlin)
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