Artificio: storia e magia dell’arte pirotecnica in un albo illustrato di Pietro Grandi

Il 1º febbraio del 2020, mentre il mondo stava ancora imparando a conoscere il virus che avrebbe poi dominato le cronache, le ricerche mediche, le agende politiche e il flusso di informazioni dei successivi due anni, Pietro Grandi si ruppe una spalla, entrando in lockdown prima ancora che ciascuna e ciascuno di noi imparasse a familiarizzare con il concetto stesso di “confinamento”.
Classe 1985, nato a Verona ma oggi di base a Mantova, Grandi è un visual e digital media designer. Col suo studio Sensitive Mind si occupa di progettare esperienze video immersive, contenuti multimediali e visual per eventi, concerti e installazioni. Negli anni ha collaborato con alcune tra le più grandi aziende a livello italiano e internazionale, con enti pubblici e fiere, oltre che con personaggi dell’arte e della cultura come Moni Ovadia, Fernanda Pivano, Edoardo Sanguineti, Roberto Bolle e Marco Nereo Rotelli. Insieme a quest’ultimo, architetto e artista della luce, nel 2009 Grandi ha prodotto un enorme spettacolo luminoso a Santiago de Compostela, tra grandiosi fuochi d’artificio e affascinanti proiezioni sulle facciate della Cattedrale in occasione de Los Fuegos del Apóstol, tradizionale celebrazione che si tiene ogni anno nella città punto di arrivo del famoso camino, nell’ambito della Fiestas del Apóstol, dedicata a San Giacomo, patrono della città, della regione della Galizia e della Spagna intera.

Quella sera del 24 luglio di tredici anni fa, la festa di luci e colori che esplodeva nei cieli sopra Plaza de Obraidoro deve aver segnato indelebilmente l’immaginario del designer. Durante il suo personalissimo pre-lockdown, infatti, mentre con una spalla fuori uso revisionava i progetti delle sue allieve e dei suoi allievi della NABA di Milano — dove insegna tecniche extramediali, metodologia progettuale della comunicazione visiva, graphic design & art direction —, Grandi si è messo far ricerca proprio sui fuochi d’artificio, andando ricostruirne la storia e a scovare le numerose rappresentazioni che ne hanno dato, nel corso dei secoli, le arti visive.
Il risultato di quel lungo e intenso studio è un libro, Artificio, uscito qualche settimana fa per i tipi di marinonibooks.

Pietro Grandi, “Artificio”, marinonibooks, 2021
(foto e courtesy: marinonibooks)
Pietro Grandi, “Artificio”, marinonibooks, 2021
(foto e courtesy: marinonibooks)

Artificio è un’opera assai particolare, e non solo perché avvolge in una suggestiva atmosfera di magia un racconto punteggiato da scoperte tecniche ed evoluzioni tecnologiche, di riti e di leggende, di tradizioni e di episodi storici, ma anche perché ogni singola tavola illustrata è frutto di un’immensa ricerca iconografica, che pesca dai cataloghi giapponesi delle “bombe notturne” così come da antiche incisioni del ‘500, da un manoscritto miniato ottomano come il Surname-i Vehbi e da tomi tedeschi, francesi e tedeschi dell’700 e dell’800.
E Grandi non è si è limitato — si far per dire, visto il lavoro necessario — a cercare, trovare e riportare ma ha ridisegnato ogni singolo elemento, ogni tratto, dando così all’insieme un sapore uniforme, seppure ricchissimo di riferimenti storici e visivi, che attraversano le epoche e spaziano tra paesi e culture, e vengono infine esplicitati nel saggio che chiude il libro, intitolato Dipingere con le azioni: l’arte dei fuochi d’artificio e firmato da Simon Werrett, professore di storia della scienza presso lo University College London.

Se c’è qualcosa di antico eppure senza tempo, che conserva da secoli e nei secoli la capacità di meravigliare, conservando tuttavia un’aura di mistero (come si costruiscono? come si fa a disegnare con la luce? come si allestisce uno spettacolo pirotecnico?), quello è il fuoco d’artificio, che nel volume di Pietro Grandi continua a esplodere in mille forme, pagina dopo pagina, in tavole che sembrano scenografie teatrali che vengono calate una dopo l’altra su un palcoscenico, mentre la voce narrante dell’autore ci accompagna in un viaggio nel tempo che si apre con queste parole — «Fulmine e tuono erompono da una polvere nera. Tra terra e mare, un drago danza la buona sorte» — e si conclude con i festeggiamenti per l’inaugurazione della Torre Eiffel, seguiti da un’ulteriore sezione, in cui Artificio diventa una vera e propria guida alle tecniche, alle forme — gli sbruffi, i ventagli, le comete, le fontane, i serpentelli, le palme, le glorie, i girasoli, i capricci, le girandole — e poi agli attrezzi del mestiere dei pirotecnici, alcuni dai nomi strani come strangolatrice o passafuoco.

Pietro Grandi, “Artificio”, marinonibooks, 2021
(foto e courtesy: marinonibooks)
Pietro Grandi, “Artificio”, marinonibooks, 2021
(foto e courtesy: marinonibooks)

«Il pirotecnico è colui che col fuoco cattura il fuggevole, decorando l’immaginazione» scrive Grandi, che ha a sua volta catturato su carta la fuggevole magia dello spettacolo di fuochi d’artificio, in un’opera in cui spicca anche un’enorme cura editoriale, grazie al progetto grafico di studio òbelo e alla stampa di SIZ Industria Grafica (tra illustrazioni dorate, carte colorate e copertina cartonata con lamina a caldo color bronzo), ennesima dimostrazione di come dietro a ogni uscita della giovane casa editrice marinonibooks (su queste pagine ho già parlato di altre due titoli: Ribes e rose e Nella notte di Milano) ci sia un pensiero progettuale forte, chiaro, e soprattutto pieno d’amore per l’oggetto-libro, e non solo per ciò che questo racchiude.

Artificio si può acquistare online sul sito della libreria e spazio culturale Mutty e presso le librerie che distribuiscono gli albi marinonibooks.
Inoltre, il 23 gennaio, alle 16.00, verrà presentato a Mantova, presso Madonna della Vittoria, in via Claudio Monteverdi 1, in compagnia dell’autore.

Pietro Grandi, “Artificio”, marinonibooks, 2021
(foto e courtesy: marinonibooks)
Pietro Grandi, “Artificio”, marinonibooks, 2021
(foto e courtesy: marinonibooks)
Pietro Grandi, “Artificio”, marinonibooks, 2021
(foto e courtesy: marinonibooks)
Pietro Grandi, “Artificio”, marinonibooks, 2021
(foto e courtesy: marinonibooks)
Pietro Grandi, “Artificio”, marinonibooks, 2021
(foto e courtesy: marinonibooks)
Pietro Grandi, “Artificio”, marinonibooks, 2021
(foto e courtesy: marinonibooks)
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