Nella notte di Milano: le illustrazioni di Sarah Mazzetti “abitano” le acqueforti di Federica Galli, per una storia scritta da Simone Mosca

Tempo fa, durante una lunga telefonata con l’illustratore Francesco Bongiorni (da cui poi uscì fuori quest’intervista), il discorso a un certo punto andò a finire su Federica Galli, tra le maggiori artiste dell’incisione del ‘900, della quale conoscevo molto poco l’opera e ancor meno la biografia. Bongiorni, che aveva acquistato una sua incisione, mi raccontò che lei «andava nei giorni di neve o di nebbia nei cascinali della bassa padana e incideva lì sul posto, direttamente sulla lastra. Fece anche una serie sugli alberi monumentali d’Italia».
Incuriosito, andai ad approfondire sul sito della Fondazione Federica Galli, nata per volere dell’artista l’anno successivo alla sua morte, avvenuta nel 2009, a 76 anni di età, dopo una vita che lei stessa, nel suo testamento, descrisse come “meravigliosa”, fatta di tanti viaggi e di tanta ricerca, in un continuo affinare le tecniche dell’incisione — che dal ’66 in poi adotterà come suo mezzo artistico d’elezione, abbandonando prima la pittura e in seguito il disegno a pastello — e in costante movimento per andare a scoprire e toccare con mano la storia dell’arte, tanto i luoghi quanto le opere. A soli 21 anni è in Baviera a studiare Dürer e la pittura tedesca, nel ’55 gira la Sicilia per ritrovare le antichità della Magna Grecia, l’anno successivo si arrangia tra ostelli della gioventù e panchine delle stazioni di mezza Europa per visitare le città d’arte tedesche, belghe e olandesi, arrivando ad Amsterdam per non perdersi le mostre per il 350º anniversario della nascita del suo adorato Rembrandt. E poi Parigi, la Spagna, la Grecia, Istanbul, l’Egitto, Berlino, Dresda e Praga, Londra.

Intanto incide — paesaggi, vedute, alberi — diventando uno dei nomi di punta dell’incisione italiana, e non solo. È la prima artista del nostro paese ad essere invitata all’Archivio Imperiale nella Città Proibita, in Cina. Per lei la Fondazione Cini di Venezia apre per la prima volta le porte a un’autrice vivente, arrivando a cambiare il proprio statuto per farlo. Ma nonostante tutti i successi, e le decine di mostre, lei continua a mettersi in gioco, con umiltà, curiosità, incessante voglia di apprendere e scoprire e provare, fino all’ultimo.

Poi, come spesso succede quando un fenomeno culturale appare d’improvviso sul proprio “radar”, tutto sembra accelerare rapidamente. Prima viene annunciata una grande mostra su Federica Galli, a Milano. La più grande dalla sua scomparsa. Ma a causa della pandemia, purtroppo, l’esposizione viene messa in ibernazione per un anno. Nell’aprile di quest’anno si decide ripartire col progetto, che finalmente vede la luce. Si intitola green Grand Tour, è aperta fino al 25 luglio e si prenota qui (c’è anche uno splendido catalogo).
È notizia di pochi giorni fa, inoltre, che la città di Milano ha intitolato una via a Federica Galli.

A tutto questo va ad aggiungersi un altro affascinante progetto, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Francesca Galli, la nuova casa editrice marinonibooks, nata nel 2020 a Pavia dall’idea e la volontà dell’illustratore Antonio Marinoni, e studio òbelo, agenzia milanese di graphic design fondata da Claude Marzotto e Maia Sambonet, che hanno anche curato l’identità visiva, la direzione artistica e il book design per marinonibooks.
Il progetto si chiama Terre d’acqua ed è una collana che va ad esplorare l’opera di Galli mettendola in dialogo con autori e autrici contemporanee.

Federica Galli, Simone Mosca, Sarah Mazzetti, “Nella notte di Milano”, marinonibooks, 2021
(courtesy: marinonibooks)

Il primo volume, Nella notte di Milano, è stato presentato lo scorso 8 luglio a Palazzo Morando, lì dove è anche allestita la succitata mostra, e vede come protagoniste alcune delle incisioni milanesi realizzate da Galli nel 1989 nella sua città d’elezione (nacque a Soresina, in provincia di Cremona, ma Milano la “adottò” fin da subito: prima vi studiò, a Brera, Liceo Aristico e poi Accademia, e lì andò a vivere a partire dal 1954).
Da quelle tavole, lo scrittore e giornalista milanese Simone Mosca ha tirato i fili della fitta trama di segni delle incisioni per narrare una storia, un racconto notturno che comincia così:

«Risalendo ancora una volta al buio dalla terra antica provò a respirare l’aria tersa della notte ma non sentì nel petto polmoni da gonfiare. Quindi cercò di annusare il vento ma si accorse tastandosi il viso ossuto di avere un buco e non un naso. Fece allora il gesto di tendere le orecchie in cerca di rumore. Si ricordò però di non avere orecchie. Sorrise».

Federica Galli, Simone Mosca, Sarah Mazzetti, “Nella notte di Milano”, marinonibooks, 2021
(courtesy: marinonibooks)

Snodandosi attraverso gli scenari immortalati da Federica Galli — sono tre le opere originali utilizzate, San Simpliciano senza la luna, Via Scaldasole e Piazzale Loreto, visibili nel libro come singoli dettagli — la trama a un certo punto entra quasi dentro alle stesse acqueforti, le abita, e lo fa con le illustrazioni di Sarah Mazzetti — pluripremiata artista dallo stile inconfondibile e anche lei, come Galli, milanese d’adozione.

Giocando con la trasparenza, i disegni di Mazzetti sovrappongono i personaggi ideati da Mosca ai paesaggi e agli scorci delle incisioni, creando qualcosa di nuovo.
«Viste da vicino» spiega il comunicato, «le tavole di Federica Galli rivelano un altro incanto. Nella trama dell’incisione si percepisce il movimento della mano dell’artista, l’emergere del disegno come scoperta. Al segno vivo rispondono nuove figure, parole inedite, racconti a più voci dentro e intorno alle immagini».

Stampato con tre colori pantone, con copertina telata e carta traslucida per il sedicesimo interno affidato alle illustrazioni di Sarah Mazzetti, il libro è anche arricchito da una postfazione della gallerista e curatrice Lorenza Salamon, presidentessa della Fondazione Federica Galli.
Il volume si può acquistare in diverse librerie in tutta Italia.

Federica Galli, Simone Mosca, Sarah Mazzetti, “Nella notte di Milano”, marinonibooks, 2021
(courtesy: marinonibooks)
Federica Galli, Simone Mosca, Sarah Mazzetti, “Nella notte di Milano”, marinonibooks, 2021
(courtesy: marinonibooks)
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