Ribes e rose: una storia di orti, piante e ricordi, illustrata da Cristina Amodeo

«Il mio lavoro mi porta a viaggiare. Viaggiare mi piace. Volentieri mi lascio sorprendere da luoghi mai visti. Da idee mai pensate».
Inizia così questo piccolo gioiello editoriale intitolato Ribes e Rose e dato alle stampe dalla casa editrice indipendente marinonibooks, fondata a Pavia l’anno scorso dall’illustratore Antonio Marinoni.
È un incipit — poche righe stampate su una pagina altrimenti vuota — che invita a immaginare. Prima ancora di voltare pagina hai già visitato con la mente luoghi lontani e, proprio mentre stai idealmente imboccando la via per quella che ipotizzi possa rivelarsi una bizzarra avventura, ecco che — sorpresa — ciò che si prospetta è invece un viaggio nella memoria.

L’esplorazione di un minuscolo borgo affacciato su un lago diventa — per la voce narrante, che è quella di Enrica Borghi, artista che abita sulle colline sopra al lago d’Orta — una madeleine che la riporta all’orto dell’infanzia, quello di sua nonna, coi colori, gli odori e i sapori ancora vividi.
Tra ricordo e magia, Ribes e Rose accompagna per mano lettrici e lettori in mezzo a piante, spazi e sensazioni, in un tempo che scorre lento come un pomeriggio di mezza estate. E lo fa attraverso parole che evocano e immagini che sembrano uscire dal foglio e aprirsi a uno sguardo che si avventura in un proprio cammino personale dentro alle tavole.

Cristina Amodeo, Enrica Borghi, “Ribes e Rose”, marinonibooks, 2020
(courtesy: marinonibooks)

Raramente capita di trovare un “abbraccio” così naturale, sincero, quasi inevitabile, tra testo e illustrazione, che lasci anche libertà, a chi legge, di perdersi tra i propri pensieri (io sono tornato nel cortile di mia nonna, alla grande palma proprio al centro, ai sassi messi in fila sul muretto dell’aiuola, al profumo di crema cotta messa a raffreddare sul davanzale).
Le parole di Borghi, in origine scritte per presentare una rassegna dedicata ai fiori e ai frutti che si tenne sulle rive del suo lago nel 2014, sono state qui adattate dall’autrice Silvana D’Angelo e si sposano magnificamente con le illustrazioni dell’artista e designer Cristina Amodeo, che con la tecnica del collage trasforma la carta in poesia visiva e tattile, poesia che emana da ogni tavola.

«La poesia di un orto sta nello stupore di una bambina incantata dalle perle di rubino dei ribes, scoperte tra le rose dorate: di cosa si tratta? Sono caramelle o gioielli?» sottolinea lo scrittore, botanico e paesaggista Antonio Perazzi nella sua luminosa postfazione, in cui parla dell’orto come «il luogo dove si celebra il rapporto con le altre forme viventi, tutte, ma in particolare con il misterioso regno vegetale. Nell’orto non vige la regola del bisogno, ma piuttosto della sincerità. In questo spazio all’aperto che non è casa, né giardino, non è campagna ma neanche selvatico, si crea una relazione empatica con ogni singola pianta che lo compone: il radicchio tardivo, la canasta, il pomodoro cuore di bue, la zucchina trombetta… ognuno con il suo carattere, la sua forma, la sua bellezza e il suo gusto».
Forma, bellezza e carattere che ritroviamo, in un’ideale appendice didattica alla storia, in un piccolo “atlante” delle piante dell’orto, disegnate a matita sempre da Amodeo (sbirciando qui se ne possono vedere alcune) e accompagnate dal proprio nome, così da riconoscere, amarle, studiarle, prendersene cura.

Cristina Amodeo, Enrica Borghi, “Ribes e Rose”, marinonibooks, 2020
(courtesy: marinonibooks)

Ribes e Rose, lo ripeto e mi ripeto, è una vera perla rara, resa tale anche dall’impeccabile progetto grafico di studio òbelo, capace di valorizzare al massimo il dialogo tra immagini e testi e consegnare a lettori e lettrici un “oggetto libro” curatissimo che ricorda i cartonati di tanti anni fa.

Con questo volume, tra l’altro, la marinonibooks ha esordito, tracciando una rotta coraggiosa nel mondo dell’editoria italiana dei “libri con le figure”, per citare lo stesso editore; rotta seguita anche dal successivo Nella notte di Milano, che ho già avuto modo di segnalare tempo fa.

Qui la lista delle librerie e dei luoghi in cui poter acquistare il libro.
Inoltre venerdì 17 settembre, a Milano, il libro verrà presentato durante Orticola, presso i giardini pubblici Indro Montanelli, in via Palestro 14, nello stand (n.47) di Libreria della Natura. Saranno presenti le autrici e la giornalista ed editor Giovanna Canzi.

Cristina Amodeo, Enrica Borghi, “Ribes e Rose”, marinonibooks, 2020
(courtesy: marinonibooks)
Cristina Amodeo, Enrica Borghi, “Ribes e Rose”, marinonibooks, 2020
(courtesy: marinonibooks)
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