Le classiche carte piacentine nella versione contemporanea di Riccardo Baldani

Chi ama giocare a carte e viaggia molto, oppure ha vissuto o vive con persone di altre regioni d’Italia, avrà potuto ritrovarsi in quella strana sensazione di “lost in translation” al momento di usare dei mazzi non familiari.
Dopotutto il nostro paese è probabilmente quello che, in fatto di carte da gioco, ha più varianti regionali in assoluto: ci sono le milanesi e le napoletane, le piemontesi e le sarde, le bergamasche e le siciliane, le bresciane e le toscane, le piacentine e le romagnole, e poi le trentine, le triestine, le trevisane, le bolognesi… Qui in casa, ad esempio, abbiamo fatto fatica a trovare un terreno comune fin dalle primissime partite a scopa, uno abituato alle piacentine e l’altra alle bergamasche. Nelle Marche, dove sono cresciuto, si utilizzano generalmente le piacentine, così come in buona parte del Centro Italia, compreso il Lazio, dove però si contendono giocatrici e giocatori con le napoletane.

«Ad oggi il Lazio è spaccato a metà tra chi preferisce le piacentine e le napoletane» dice il designer romano Riccardo Baldani.
Dopo una laurea alla RUFA – Rome University of Fine Arts, con una tesi sperimentale sulla comunicazione visiva vernacolare, Baldani ha alle spalle una carriera piena di soddisfazioni, tra art direction e copywriting, iniziata con la direzione artistica e le pubbliche relazioni di un importante festival italiano, proseguita poi con molte collaborazioni con agenzie e aziende, e tanti riconoscimenti nell’ambito della comunicazione così come in quello della moda.
Oggi lavora come art director e copywriter freelance, sia per privati che in collaborazione con studi grafici e agenzie pubblicitarie, tenendosi però da parte un po’ di tempo per i progetti personali. Tra questi ce n’è appunto uno dedicato alle carte, grande passione del giovane progettista.

(courtesy: Riccardo Baldani)
(courtesy: Riccardo Baldani)
(courtesy: Riccardo Baldani)

«Da sempre ritengo le carte da gioco regionali uno strumento analogico di socializzazione e divertimento, un passatempo sempreverde che prescinde le stagioni, ma soprattutto, un fondamentale collante tra la vecchia e la nuova generazione» racconta Baldani. «Mi ha sempre affascinato vedere un mazzo di quaranta carte su un asciugamano al mare e qualche mese dopo su un tavolo vicino ad un pandoro così come sono sempre stato attratto da dalla genuinità dell’oggetto in sé. Una rappresentazione dell’italianità e della territorialità: a differenza delle carte francesi, quelle italiane hanno tantissime varianti regionali che si appoggiano a lavori di illustrazione diversi senza compromettere la leggibilità e la giocabilità di ogni mazzo. Un emiliano può giocare a briscola con le sue carte regionali, così come con le napoletane. Come una conversazione in italiano caratterizzata e condita dai dialetti. E poi l’influenza delle carte da gioco sul parlato: “Stare a quattro di bastoni”, “Andare tutto liscio”, “Metterci il carico”, “Stare fuori con l’accuso”, “Avere un asso nella manica”, “Fare carte false”, che fanno del mazzo di carte regionale un oggetto iconico anche a livello culturale».

(courtesy: Riccardo Baldani)

Decisamente nel #teampiacentine, quando si tratta di scegliere quali adoperare, Baldani le ha reinterpretate in chiave attuale, pensandole come versione locale per Roma e per l’intero Lazio.
«Qui l’ultimo tentativo di un mazzo regionale riconosciuto a livello popolare risale a poco prima del 1600» spiega, «con delle illustrazioni che, come da tradizione romana, vedevano i fanti, i cavalli e i re rispettivamente sostituiti da legionari, centurioni e imperatori».

Il designer ha deciso di chiamare il suo mazzo Baldani le Contemporanee, così citando e giocosamente omaggiando i colossi del settore come Modiano, Dal Negro e Mansenghini, che tradizionalmente mettono la firma sulle loro carte.
Il nome appare ad esempio sull’asso di denari, mentre sul quattro, sempre di denari, è accompagnato dalla leggendaria Lupa capitolina e da un numero, che rappresenta la tiratura.
Delle Contemporanee, infatti, esistono solo 50 mazzi, tutti prodotti artigianalmente, venduti insieme alla loro scatola rossa e nera e a un elastico che tiene insieme le 40 carte.

Uscite giusto in tempo per le feste e le partite a scopa, tressette, briscola, rubamazzetto e bestia, le Baldani le Contemporanee si acquistano online, anche su Instagram.

(courtesy: Riccardo Baldani)
(courtesy: Riccardo Baldani)
(courtesy: Riccardo Baldani)
(courtesy: Riccardo Baldani)
(courtesy: Riccardo Baldani)
(courtesy: Riccardo Baldani)
(courtesy: Riccardo Baldani)
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