Ossigeno, nella pandemia

Io credo che molti di noi abbiano, durante la pandemia, scoperto alcuni mondi sentimentali, alcune sfumature del proprio cuore, degli angoli reconditi della propria anima. La condizione di privazione e paura, in troppi casi la situazione di sofferenza, ci hanno portati a mettere a fuoco sensazioni prima nascoste dal caos della quotidiana spensieratezza.

Io mi sono scoperto attaccato alle voci familiari, ai messaggi con i miei genitori, ai pochi minuti al telefono con mio cugino, o mia cugina. Un sollievo strano ma estremamente confortante, che ancora mi commuove.

Vi voglio raccontare di Ossigeno, podcast di Paolo Giordano prodotto da Chora che è disponibile su Apple, Spotify, SpreakerGoogle podcasts.

Il primo episodio

Durante la pandemia infatti, una cosa che mi riempiva di gioia, era ricevere il consiglio di mio padre di leggere gli articoli di Paolo Giordano sul Corriere della Sera. Mi diceva mio padre che, con quella lettura, si capiva qualcosa dei numeri che venivano sbandierati a caso in tv; ma io in quei messaggi vedevo soprattutto tutta la sua solita attenzione ad un’informazione diversa e un po’ coerente, vedevo la sua anima battagliera, avevo la quotidiana rassicurazione che stava bene come sempre.

Paolo Giordano, fisico come me e più vecchio di me di soli 3 mesi, ha vinto un Premio Strega e scrive spesso di numeri. Comunica di numeri, di scienza, di pensiero razionale; in questo podcast ripercorre con la sua voce, e quella di amici di famiglia, ciò che ha pensato e provato durante la seconda ondata del Covid

Chora Media gli si affianca con il solito lavoro di scrittura, editing e sound design cui ci ha abituati, assieme balsamico e pungente. E dunque si passa da Torino alla Val di Susa, fino alla Puglia dove l’epidemia da Xylella ha distrutto ettari di coltivazioni secolari di ulivi e con esse famiglie, tradizioni e speranze.

Paolo Giordano lo fa notare: la morte di un ulivo secolare, oppure l’idea di isolarne uno malato abbattendo alberi ancora sanissimi, l’invisibilità di un batterio, le polemiche, le scaramanzie, l’antiscienza e il complottismo hanno avuto una vita fuori dai riflettori nazionali perché si parlava “solo” di piante. Con il Covid, tutto tremendamente uguale, ma sotto i riflettori di informazioni gestite quantomeno malamente.

Ma è inutile che ve lo racconti, questo piccolo podcast di sole quattro puntate è da ascoltare, perché è ben scritto, molto profondo, e poi cerca di dimostrare che ogni tanto anche la scienza può essere aria per i nostri polmoni.

Ossigeno


La cura editoriale è di Sabrina Tinelli, il produttore esecutivo è Pablo Trincia.
Ricerche di Debora Campanella e Oliviero Del Papa.
Regia, sound design e musiche originali di Luca Micheli.
Mastering e finalizzazione di Guido Bertolotti.
Producer: Valentina Meli. Fonici di presa diretta: Gianluca Bonanno, Emanuele Brunetto, Calogero Bufalino, Francesco Cianciola, Joseph Fridman, Graziano Giannuzzi. Fonici di studio: Valeria Ardito, Michele BoreggiRiccardo Mazza.
La voce di Ottessa Moshfegh è di Cinzia Spanò.
La voce di David Quammen è di Giorgio Bonino.


Un messaggio

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