Information Graphic Visionaries: tre libri per celebrare altrettantз pionierз dell’information design

Mentre stavo iniziando a lavorare a questo articolo, avevo le mie due figlie a bazzicarmi attorno. Lo fanno spesso: sbirciano sullo schermo e fanno domande — «Cos’è questo? Che stai scrivendo? Come lo fai quel simbolo? Puoi usare anche altri caratteri? Dove le hai prese le immagini? Come fai a capire tutte quelle cose in inglese?» — ma in quest’occasione è andata un po’ diversamente. Una ha puntato il dito e ha detto: «Questa la conosciamo».
“Questa” era Florence Nightingale, assoluta precorritrice nell’ambito dell’infermieristica moderna e della statistica applicata alla medicina. È uscito fuori che ne avevano sentito parlare sia in Storie della buonanotte per bambine ribelli sia nella serie animata della Dottoressa Peluche. A quel punto, vedendo gli altri due nomi in grassetto — eccoli: Emma Willard ed Étienne-Jules Marey — hanno voluto sapere pure di loro. Che c’entravano con Nightingale? Erano infermierз pure loro?

No (eccomi a spiegarlo alle pargole e al contempo anche a chi leggerà quest’articolo), Willard e Marey facevano tutt’altro mestiere, ma ad accomunarlз a Florence Nightingale furono il periodo storico, l’800, e due abilità. La prima era quella di vedere cose che il resto del mondo non riusciva ancora a vedere. La seconda: essere in grado di mostrarle a tuttз, attraverso la grafica.

Emma Willard, “Maps of History”
Florence Nightingale, “Mortality & Health Diagrams”
Étienne-Jules Marey, “The Graphic Method, La Méthode Graphique”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)
Emma Willard, “Maps of History”
Florence Nightingale, “Mortality & Health Diagrams”
Étienne-Jules Marey, “The Graphic Method, La Méthode Graphique”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)

Come Nightingale si accorse, durante la guerra di Crimea, che i soldati perivano più per le infezioni e la scarsa igiene dei reparti di soccorso che per le stesse ferite di guerra, riuscendo a spiegare tutto ciò attraverso i dati e quello che oggi chiamiamo “information design”, così Willard — un’attivista che a lungo combatté per i diritti delle donne — rivoluzionò il modo di raccontare la storia del mondo, inserendo nelle mappe la dimensione temporale.
Marey, dal canto suo, fu tra i primi scienziati — era cardiologo e inventore — a registrare graficamente i dati ottenuti dagli strumenti (spesso inventati da lui stesso) coi quali indagava corpo umano, dedicando ai suoi metodi e alla pratica della rappresentazione grafica delle informazioni un innovativo trattato, La Méthode Graphique, finora mai tradotto in inglese.

Tre menti molto più avanti del loro tempo, dunque, ma per le quali è stato versato ben poco inchiostro, soprattutto in un ambito — quello della visualizzazione dei dati — in cui i loro lavori sono stati seminali, capaci di influenzare, direttamente o indirettamente, generazioni di designer, ricercatori e ricercatrici.
A colmare questa lacuna editoriale è ora arrivato un progetto del designer americano RJ Andrews.

Emma Willard, “Maps of History”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)

Fondatore dello studio Info We Trust, specializzato in data viz e data storytelling, Andrews aveva già curato Data Visualization and the Modern Imagination, una mostra online in collaborazione con l’Università di Stanford, della quale scrissi già a suo tempo.
Con l’idea di celebrare, finalmente, i tre grandi personaggi, le loro storie, i loro lavori e loro metodi, Andrews ha quindi messo insieme una squadra internazionale per lavorare ad altrettanti libri: Maps of History di Emma Willard, Mortality and Health Diagrams di Florence Nightingale e The Graphic Method, La Méthode Graphique di Étienne-Jules Marey.
Il progetto, che ora sta raccogliendo fondi su Kickstarter, si chiama Information Graphic Visionaries.

Con l’aiuto dell’art director italiano Lorenzo Fanton — che da quasi 10 anni lavora a New York progettando per alcune tra le migliori agenzie internazionali (vedi Pentagram e Sagmeister & Walsh) — e, per la parte di ricerca e di redazione dei testi critici — da docenti, ricercatrici e ricercatori come Susan Schulten, Georges Hattab, Lynn McDonald e Marta Braun, Andrews è andato a caccia di materiali nelle collezioni private e museali di mezzo mondo, tra bozzetti, lettere e vecchie pubblicazioni, riscoprendo documenti finora inediti e prima di oggi mai studiati approfonditamente.

Emma Willard, “Maps of History”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)
Emma Willard, “Maps of History”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)

Il risultato di tale, certosina opera di ricerca e valorizzazione è nei tre volumi: quelli di Willard e Nightingale (rispettivamente 216 e 208 pagine) sono delle vere e proprie monografie, mentre The Graphic Method di Marey (256 pagine) contiene l’intera opera originale, fotografata, e la prima traduzione in inglese del libro.
Per quanto riguarda il design editoriale, affidato a Fanton, sono da segnalare le copertine rigide in tessuto, protette da sovraccoperte colorate ed essenziali che creano il contrasto antico/moderno che caratterizza tutti e tre i volumi e che si ripropone anche nelle pagine interne, tra griglie contemporanee e documenti d’epoca.

A qualche settimana ancora dalla fine della campagna, Information Graphic Visionaries ha già raggiunto e superato l’obiettivo di circa 53mila dollari raccolti per mettere in produzione questa piccola collana che — mi auguro — non si fermerà ai primi tre titoli.
Per pre-acquistare una copia (si può scegliere tra uno, due o tutti e e tre i libri) basta finanziare l’iniziativa su Kickstarter.

Florence Nightingale, “Mortality & Health Diagrams”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)
Florence Nightingale, “Mortality & Health Diagrams”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)
Florence Nightingale, “Mortality & Health Diagrams”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)
Florence Nightingale, “Mortality & Health Diagrams”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)
Florence Nightingale, “Mortality & Health Diagrams”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)
Étienne-Jules Marey, “The Graphic Method, La Méthode Graphique”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)
Étienne-Jules Marey, “The Graphic Method, La Méthode Graphique”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)
Étienne-Jules Marey, “The Graphic Method, La Méthode Graphique”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)
Étienne-Jules Marey, “The Graphic Method, La Méthode Graphique”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)
Emma Willard, “Maps of History”
Florence Nightingale, “Mortality & Health Diagrams”
Étienne-Jules Marey, “The Graphic Method, La Méthode Graphique”
(courtesy: Information Graphic Visionaries)
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