Data Visualization and the Modern Imagination: una mostra online sulla storia della rappresentazione dei dati

Emma Willard, attivista ed educatrice, fondatrice a inizio ‘800 della prima scuola superiore femminile degli Stati Uniti, una volta scrisse: «Ho diviso la conoscenza in due parti: la prima è quella che può essere acquisita dalle mappe, la seconda è quella che non può esserlo». Una citazione che dimostra quanta importanza avesse già raggiunto, due secoli fa, la rappresentazione dei dati, che permetteva più o meno a chiunque di apprendere informazioni anche complesse grazie all’invenzione di strumenti visivi come le mappe tematiche, le linee temporali e i grafici.

«C’è una certa magia nella grafica delle informazioni», scrive il designer RJ Andrews, fondatore dello studio Info We Trust, specializzato in data viz e data storytelling. In collaborazione con il David Rumsey Map Center — enorme collezione di mappe messa insieme dall’editore e imprenditore David Rumsey e ospitata dall’Università di Stanford — Andrews ha curato la mostra Data Visualization and the Modern Imagination, un’esposizione pensata per raccontare la storia della visualizzazione dei dati, dall’epoca dell’Illuminismo fino ai primi del ‘900, utilizzando appunto il materiale della raccolta.

(fonte: exhibits.stanford.edu/dataviz | elaborazione grafica: Frizzifrizzi)

Ideata innanzitutto come mostra fisica (forse lo diventerà quando, pandemia permettendo, sarà possibile farlo), Data Visualization and the Modern Imagination è stata saggiamente messa online in versione digitale.
Si suddivide in sei sezioni ed esplora la traduzione grafica di temi come il tempo, lo spazio, la natura e la società, facendo largo uso di esempi e di citazioni (tra cui quella di Emma Willard in apertura di articolo).

Ovviamente non si tratta di un saggio esaustivo ma è un ottimo punto di partenza per conoscere le radici di una disciplina che oggi troviamo applicata un po’ ovunque — dalle riviste alle bollette del gas, dal giornalismo d’inchiesta ai report aziendali — e cominciare a capire il grande apporto che la grafica ha dato all’uomo per la comprensione di se stesso e del mondo in cui vive.

(fonte: exhibits.stanford.edu/dataviz | elaborazione grafica: Frizzifrizzi)
(fonte: exhibits.stanford.edu/dataviz | elaborazione grafica: Frizzifrizzi)
(fonte: exhibits.stanford.edu/dataviz | elaborazione grafica: Frizzifrizzi)
(fonte: exhibits.stanford.edu/dataviz | elaborazione grafica: Frizzifrizzi)
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