Fondata nel 1826 da Charles Tilt, che anno più tardi si mise in società con un suo ex dipendente scozzese, David Bogue, la casa editrice Tilt & Bogue ebbe un buon successo nell’Inghilterra del 18º secolo grazie soprattutto ai libri illustrati.
«Lavori illustrati molto bellamente rilegati e ornati, e preparati espressamente per regali eleganti, souvenir, tavoli da disegno, ecc.», recitava un catalogo pubblicato nel 1841 per pubblicizzare i propri volumi.

(fonte: archive.org)
Tra questi c’era anche The beauty of the heavens, un libro che veniva presentato come un’opera per famiglie e accompagnato da una serie di cosiddetti blurb, gli “strilli” a scopo di marketing che oggi appaiono soprattutto sulle fascette dei libri.
«Possiamo davvero raccomandare al pubblico questo bel lavoro, e in particolare a genitori e insegnanti» diceva un citazione. «Un regalo più soddisfacente di questo per i giovani non poteva essere concepito», riportava un’altra, e «basta il suo solo aiuto per acquisire, con divertimento e in poche sere, una buona conoscenza dell’astronomia nella propria cerchia familiare» avvertiva un terzo strillo.
Venduto al prezzo di due ghinee (che, al valore attuale, dovrebbe corrispondere a circa 60 sterline, quindi si trattava di un volume di lusso, piuttosto costoso), The beauty of the heavens era opera di tal Charles F. Blunt, docente di astronomia e filosofia naturale, già autore di altri saggi.
Come riporta il Metropolitan Museum, «Blunt promosse il suo libro di astronomia popolare tra le famiglie e lo immaginò come una lettura da salotto, in compagnia e ad alta voce».
Composto da oltre 300 pagine, il libro presentava 140 tavole illustrate dallo stesso Blunt e stampate a colori, insieme a delle brevi spiegazioni per ciascuna di esse nella parte finale del volume.
Ovviamente le conoscenze dell’epoca non erano tutte corrette (lo si vede ad esempio con la galassia di Andromeda, la nostra “vicina di casa”, qui indicata come “nebulosa” — bisognerà arrivare agli anni ’20 del ‘900 perché gli astronomi comincino a considerarla come una galassia) ma The beauty of the heavens rimane un piccolo capolavoro di divulgazione e illustrazione scientifica.
Una copia, risalente al 1842 e conservata presso la biblioteca dello Smithsonian Museum, è stata digitalizzata e si può sfogliare integralmente su Archive.org, oltre che scaricare gratuitamente.
Di seguito alcune tavole, ruotate di 90° così come furono pensate per essere consultate.

(fonte: archive.org)

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