La storia del Cooper Black, in un video

Progettato un secolo fa da Oswald Cooper, timido designer americano del Midwest, il Cooper Black è sicuramente uno dei caratteri tipografici più utilizzati in assoluto.
Rilasciato nel 1922, fu ideato per i testi pubblicitari ma si fece poi largo nel mondo dell’editoria, dello spettacolo e della cultura pop, raggiungendo l’apice negli anni ’60 e ’70 — decenni dei quali si porta ancora appresso il “sapore”.

Si è anche e ritagliato un posto d’onore nel mondo della musica, sulle copertine dei dischi di Miles Davis e Thelonious Monk, di Elvis e Little Richard, dei Doors e i Beach Boys, dei Rolling Stones e di Bowie, e poi Johnny Cash, Simon & Garfunkel, James Brown, Stevie Wonder, fino ai più recenti Black Keys, Frank Ocean e Tyler, The Creator.

Oggi, spesso con gran scorno dei designer tipografici, il Cooper Black è ancora ovunque, e la sua storia è raccontata da un breve filmato realizzato da Vox.

Il video, che vede come ospiti due esperti come il designer Steven Heller e la designer Bethany Heck — quest’ultima, tra l’altro, già autrice di un bell’approfondimento sul suo sito Font Review Journal —, è anche un piccolo bignami della composizione tipografica e della storia della tipografia del ‘900.

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