Il nuovo numero di 045 Zine è dedicato a gentrificazione, turistificazione e speculazione immobiliare

Era il 1963, e in un Italia in pieno boom economico usciva nelle sale cinematografiche Le mani sulla città, quarto lungometraggio del grande e mai troppo celebrato Francesco Rosi.
Il film, che vinse il Leone d’Oro alla Mostra del cinema di Venezia, denunciava, attraverso una storia fittizia ma paurosamente plausibile e palesemente simile alla realtà, la speculazione edilizia e la collusione dei cosiddetti “palazzinari” con la politica e la malavita1.

Quasi sessant’anni dopo, lo spietato ritratto che Rosi fece dell’Italia di allora ha ancora solidi agganci con la cronaca (vedi le indagini su Mafia Capitale2. Oggi, però, le metaforiche mani sulla città si allungano da più fronti: alla speculazione edilizia si aggiungono fenomeni come la gentrificazione e l’airificazione (da Airbnb), entrambi intimamente intrecciati con la turistificazione dei centri storici — Venezia e Firenze ne sono due esempi da manuale ma, come ho scritto più volte, anche qui a Bologna stiamo assistendo in tempo reale allo svolgersi del “copione”, ben descritto da Marco d’Eramo nel suo saggio Il selfie del mondo:

Come per i corpi c’è una temperatura precisa in cui passano dallo stato solido a quello liquido, o dallo stato liquido a quello gassoso, ed è la temperatura in cui avviene la “transizione di fase”, così si può definire una soglia precisa che separa una città turistica in senso stretto da una città che vive “anche” di turismo: finché l’afflusso di visitatori non supera questa soglia, i turisti usufruiscono di servizi e prestazioni pensati per i residenti. Oltre questa soglia, invece, i residenti sono costretti a usufruire dei servizi pensati per i turisti.

045 Zine n.2, febbraio 2020 (courtesy: 045)

Su questi stessi temi, nel novembre e dicembre scorsi, il collettivo di microeditoria indipendente 045 ha tenuto un interessante workshop in tre parti — tema: la narrazione urbana e la progettazione editoriale — tenuto dalla giornalista Sarah Gainsforth, dal fotografo Marco P. Valli e da Multiplo Studio.

045 è un piccola quanto interessante realtà nata poco meno di due anni fa a Verona (il nome è appunto il prefisso della città) e finora ha dato alle stampe un’omonima fanzine che nel suo secondo numero, intitolato proprio Le mani sulla città, sviluppa quanto uscito fuori dal workshop, raccogliendo 18 reportage — 9 testuali e 9 fotografici — sulle trasformazioni urbane.
Introdotto da una foto di copertina inedita di Valli e da un testo introduttivo di Gainsforth sulla città come spazio conflittuale, 045 Zine n.2 si può acquistare online.

045 Zine n.2, febbraio 2020 (courtesy: 045)
045 Zine n.2, febbraio 2020 (courtesy: 045)
045 Zine n.2, febbraio 2020 (courtesy: 045)
045 Zine n.2, febbraio 2020 (courtesy: 045)
045 Zine n.2, febbraio 2020 (courtesy: 045)
045 Zine n.2, febbraio 2020 (courtesy: 045)
045 Zine n.2, febbraio 2020 (courtesy: 045)
045 Zine n.2, febbraio 2020 (courtesy: 045)
045 Zine n.2, febbraio 2020 (courtesy: 045)
045 Zine n.2, febbraio 2020 (courtesy: 045)
045 Zine n.2, febbraio 2020 (courtesy: 045)
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