
Secondo la maggior parte degli analisti, sono stati il treno e il telegrafo, e poi il telefono, a costruire gli Stati Uniti. Riducendo i tempi di spostamento delle cose e delle persone, o anche solo di trasmissione delle informazioni, quelle tecnologie hanno così tanto avvicinato le persone che esse sono diventate un unico… mercato!
Eppure il treno e tutto il resto, sono così fisici per noi, così meccanici, così visibili e così stereotipati, che fanno quasi simpatia, sono dati per scontati e crediamo di comprenderli. Riusciamo a figurarci, nella mente, cosa succede quando saliamo su un treno — tipo che maciniamo chilometri in una specie di linea dritta verso la meta — o quando chiamiamo la nonna — tipo che alza la cornetta, o comunque cerca il cellulare e riesce in qualche modo a rispondere.

Le tecnologie che stanno riducendo gli spazi nel nostro mondo sono i Social Network, ma quelli non è semplice visualizzarli. Reti sociali, le chiamano, e la loro rappresentazione visuale nei nostri cervelli non è che sia così banale: certo abbiamo in mente dei loghi, delle icone, delle interazioni e dei neologismi, ma non capiamo e non dominiamo le tecnologie.
Beh, comunque se nella conquista dell’Ovest hanno svolto il loro ruolo i cavalli, i treni e anche le pistole che difendevano persone in territori nuovi e ostili, forse nella conquista di un mondo più unito almeno queste ultime dovremmo tagliarle fuori. Viviamo in città fatte di isolati e isolati e isolati: ogni tanto mi chiedo se tali isolati siano quelli in cui raggruppiamo le case a fini catastali, o gli abitanti stessi.
Ragioniamoci quest’estate, e ragioniamoci sempre.
Buone vacanze.

