Nominato per ben due volte presidente della più prestigiosa associazione di grafica e design, l’AIGA, che gli ha anche appeso una medaglia al collo per i suoi tanti meriti come professionista, critico e divulgatore, Sean Adams è una delle figure di spicco nel panorama internazionale della comunicazione visiva.
Tra i diversi libri che ha firmato come autore, un paio di anni fa Adams ha curato un dizionario dei colori pensato per i designer, nel quale passava in rassegna storia, usi e buoni esempi per utilizzarli con efficacia.
Pubblicato dall’editore americano Abrams Books, quell’opera ora ha un ideale seguito in The Designer’s Dictionary of Type, che si focalizza invece sui caratteri tipografici, andando ad approfondire quelli che, secondo Adams, costituiscono il “pacchetto” essenziale per ogni progettista grafico.
Diviso in sei capitoli principali — serif, sans serif (il più affollato), slab serif, script, decorative e digital —, il libro raccoglie informazioni e dimostrazioni di come possono essere usati efficacemente e intelligentemente ben 48 caratteri, dal Baskerville al Bodoni, dal Cooper Black al Garamond, dall’Avenir al Futura, dall’Helvetica all’Univers, dal Clarendon al Recto (qui c’è tutta la lista).
Si tratta perlopiù di grandi classici, ma l’autore spiega il perché della selezione nell’introduzione: «Il mio consiglio ai designer, lungo tutta la mia carriera, è stato di lavorare con i classici rappresentati in questo libro. Sono classici per una ragione, e sono senza tempo. Consiglio anche ai designer di pensare ai caratteri tipografici come a dei tagli di capelli. Non è il caso di scegliere uno stile all’ultimo grido, più trendy, più alla moda, per poi, anni dopo, essere in imbarazzo alla vista del ritratto delle superiori».
Uscito ad aprile 2019, The Designer’s Dictionary of Type si può acquistare anche su Amazon.