Bisticci | Credenza

La parola credenza ha per tutti noi due significati, ma solo perché nel tempo si è andata a depositare nel dizionario una specie di bellissima metonimia.

E se anche voi come me vi state chiedendo se il mobile si chiami così perché legato in qualche modo ad un atto di fede, o piuttosto si usi oggi la parola credenza in senso figurato partendo da un oggetto di arredo che da sempre si chiama così… beh se ve lo state chiedendo siete messi male. Almeno quanto me.

Vi risolvo comunque il dubbio: il mobile è arrivato più tardi!

E certe mie fonti raggiungibili tramite ricerca Google attestano addirittura che un tempo esistesse una importante figura tra i servitori. Si trattava del Maestro Credenziere: un servo, peraltro distinguibile per una specifica livrea, che di lavoro faceva credenza, ovvero assaggiava tutte le pietanze che sarebbero state servite in occasione dei banchetti di casa.

Come al solito, il problema era la paura dell’avvelenamento: tutti i piatti venivano disposti su di un unico mobile, assaggiati da un’unica persona, e poi questa persona veniva resa riconoscibile e doveva presenziare all’evento così da poter vedere se per caso stesse male prima degli altri.  Tecnica rudimentale ma che dava sicurezza, e portava gli invitati a credere che il cibo non fosse avvelenato.

Dall’atto di fede di fronte al servitore che non moriva, al mobile su cui erano appoggiate le pietanze, il passo fu breve. Eccoci qua: dal fare credenza, alla credenza.

Cara Alice, che hai ricevuto questo bisticcio e che lavori anche tu con la comunicazione, ti ringrazio per avermi chiesto di farlo, mi hai fatto riflettere!

Ho pensato infatti alle fregnacce che quotidianamente vengono fatte passare come plausibili, ma che non mancano mai di diventare la base fondante di enormi fraintendimenti e piccoli disastri.

Non parlo nemmeno dei no-vax, o di chi confonde l’Asperger con le malattie infettive; in quel caso il problema è solo che quelle persone spesso diventano classe dirigente nel nostro Paese.

No, parlo di tutti noi, che ogni tanto non controlliamo di cosa parliamo o cosa facciamo, siamo convinti di saperla grossa e invece scivoliamo nei grandi errori della nostra epoca.

Ora vi dico cosa ho scoperto io che mi ha quasi sconvolto:

  • I dinosauri pare avessero il sangue caldo, infatti correvano su due zampe e potevano diventare enormi. Un coccodrillo non potrebbe mai essere più grande di come lo trovereste alle foci dei fiumi in Australia.
  • Di AIDS non si muore più, ma i nuovi casi di contagio sono tantissimi anche in Italia. Inoltre un mese fa è guarito il secondo paziente dalla storia del virus.
  • Non si può essere a favore dell’aborto, ma solo dell’Interruzione Volontaria di Gravidanza. Mia madre, che studiava ginecologia ed ostetricia a Milano negli anni 70 e ha lavorato e lottato per la 194, ci tiene molto a che lo sappiano tutti. Solo questo secondo termine racchiude gli studi clinici, le lotte politiche e i diritti/doveri legali racchiusi nella legge di cui sopra.
  • Per risolvere il problema di Fukushima, la cosa migliore sarebbe sversare tutto nell’Oceano, perché non è la radioattività a uccidere bensì la sua intensità, ed essa rimane infinitamente alta nei reattori spenti della famosa centrale giapponese.
  • La Luna influenza solo le maree: inutile fare conti riguardo semina, imbottigliamenti, gravidanze.

Se anche a voi interessano cose come queste, ecco a cosa abbonarvi per rimanere lontani dalle credenze: il bellissimo podcast italiano Scientificast e la super nerd newsletter di Interesting Engineering.

Le credenze usiamole solo durante i pasti!

Un messaggio

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