Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019 (foto: Frizzifrizzi)

La via del Disegno Brutto: una guida ti mostra come la felicità sia a portata di matita

Poco meno di due anni fa, nel maggio del 2017, qui su Frizzifrizzi abbiamo avuto l’onore di ospitare un intervento di Alessandro Bonaccorsi. Grafico, illustratore e facilitatore grafico1, Alessandro — che vive a Ravenna e riassume le sue tante attività in un’unica etichetta, visual designer — pochi mesi prima aveva lanciato un progetto che mi incuriosì molto: era pensato per tutti quelli che dicono di non saper disegnare — che sono tanti, tantissimi, più di quanti possiamo immaginare — e aveva un nome bellissimo: Corso di Disegno Brutto.

Da illustratore — anzi, da illustratore spesso colto da crisi e frustrazioni — Alessandro aveva a lungo rimuginato sul perché, se da bambini tutti disegniamo, a un certo punto la maggior parte di noi lascia perdere. Arrivando a conclusioni come questa: «è verso i dieci anni che iniziamo a capire che non saremo grandi artisti e qualche anno dopo che non riusciremo a disegnare fedelmente ciò che vediamo. Così abbandoniamo. Smettiamo per sempre. E ci togliamo la gioia di disegnare male: cioè di disegnare solo per il piacere di farlo, di muovere la mano, di far fluire i pensieri, di “perdere” tempo. Senza usare la gomma, senza pensare se sì è bravi o no, se ciò che stiamo facendo abbia un senso».

Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
(foto: Frizzifrizzi)

Gli chiesi di parlarne qui, su queste pagine, e lui lo fece: il pezzo ebbe un grande successo.
Proprio in quel periodo, dopo un inizio in sordina, Alessandro stava cominciando a strutturare e sistematizzare l’idea, che pian piano cominciò a diffondersi, col calendario dei corsi che via via si allungava.

L’esperienza dei laboratori, i riscontri avuti, i successivi sviluppi nati dalla pratica — che stimola la teoria, che poi va testata con la pratica, e così via — hanno infine portato a un libro, appena pubblicato da Terre di Mezzo Editore.
Intitolato La via del Disegno Brutto, lo si può leggere e utilizzare in svariati modi: come un saggio, come un manuale, come un eserciziario, come un manifesto. Il consiglio, però, è di cominciare a seguire fin da subito la prima delle “10 leggi del Disegno Brutto”, cioè «come viene, viene». Come per il disegno, così per l’immersione nella “via”: naturalezza e spontaneità.

Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
(foto: Frizzifrizzi)

È un libro, questo, che ti chiede di buttarti, di agire fuori e dentro dal volume stesso, andando a violentare il tipico senso di sacro e riverente rispetto che proviamo nei confronti della pagina stampata. Come i libri di Keri Smith, La via del Disegno Brutto è un’opera che non va solo letta ma va “fatta”. Che rimane incompleta finché il lettore non ci mette le mani sopra e la sporca di grafite o di inchiostro.

Certo, ciascuno ha i propri tempi. Come per gli altri libri, capita che il momento in cui lo si acquista non coincida con quello giusto per affrontarlo. E allora conviene appoggiarlo sul comodino o sul tavolo da caffè, in attesa. Il richiamo arriverà, e quello sarà il momento buono.
La prima attività proposta da Alessandro, dopotutto, serve a rompere il ghiaccio. A mettere la punta del piede nell’acqua fredda e sentire l’effetto che fa.
C’è una linea, con su scritto IO. Il resto è da completare. IO NON SO DISEGNARE.

Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
(foto: Frizzifrizzi)

A differenza delle celebri cinque fasi dell’elaborazione del lutto, qui la prima non è la negazione ma una liberatoria accettazione.
Con un’ideale pacca sulla spalla, l’autore ti spiega che «è un coraggio enorme quello che ci vuole per affermare di non saper fare, in un mondo che ci valuta in continuazione».

Da lì in avanti il viaggio attraverso le 200 pagine de La via del Disegno Brutto (il cui progetto grafico è a cura di Vetro Editions) è un itinerario tra storia del disegno, simboli, giochi, citazioni, ironia e, soprattutto, espressione e conoscenza di sé. Con Alessandro che sembra starsene proprio accanto a te a motivare e incoraggiare, ma con discrezione, leggerezza. E senza fretta.

Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
(foto: Frizzifrizzi)

Arrivando alla fine ci si rende conto come la chiave di tutto sia già all’inizio del libro, nella prefazione. La più bella e significativa prefazione che abbia mai letto, in effetti.
L’ha scritta Guido Scarabottolo, niente meno che uno dei più grandi illustratori che abbiamo oggi in Italia, considerato da Alessandro Bonaccorsi come «ispiratore, nume e supporter discreto del Disegno Brutto».

Quella di Scarabottolo è forse la più breve prefazione della storia delle prefazioni2. Solo una parola: «immaginate».
Certo, poi c’è un asterisco che rimanda alla pagina successiva con la spiegazione. Ma è già tutto lì, in quell’«immaginate».

Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
(foto: Frizzifrizzi)
Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
(foto: Frizzifrizzi)
Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
(foto: Frizzifrizzi)
Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
(foto: Frizzifrizzi)
Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
(foto: Frizzifrizzi)
Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
(foto: Frizzifrizzi)
Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
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Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
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Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
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Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
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Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
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Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
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Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
(foto: Frizzifrizzi)
Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
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Alessandro Bonaccorsi, “La via del Disegno Brutto”, Terre di Mezzo Editore, gennaio 2019
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