«Il colore è narrazione.
Scompone e ricompone la realtà.
Cattura e libera la fantasia.
Il colore definisce, indica, informa.
E ancora: inganna, conforta, ammalia.
Il colore è oggettivo e percepito.
Causa ed effetto. Emozione e scienza».
Un colore, in effetti, può dirti se stai male o se stai bene. Parlarti, attraverso la sua composizione chimica, di tecniche e tecnologie scoperte o inventate dall’uomo. Può farti stare meglio, aiutarti a dormire oppure darti il voltastomaco. Un colore ha la capacità di metterti in allarme: sta’ attento, non si passa, sarà buono da mangiare? Talvolta ti suggerisce come la pensa chi hai di fronte. Ti fa sentire alla moda, o del tutto estraneo da quelli che ti circondano. Può discriminare. O ricordarti di un amore.

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)
Rappresentare un colore, dunque, significa anche rappresentare tutto ciò che c’è dietro: i simboli, i significati, la storia dell’arte e quella dei popoli, gli elementi naturali, il proprio, personalissimo bagaglio culturale.
Chiedi a cento persone «cos’è l’azzurro per te?» e difficilmente otterrai due risposte uguali.
Perché proprio l’azzurro? Perché era questo il tema della prima edizione del Premio per il Contemporaneo dedicato all’illustrazione da Renner Italia.
Renner — che i colori li produce, colori per il legno, usati in tutto il mondo — non lo ha chiesto a cento persone ma a ben 678 artisti under 40, tanti sono quelli che hanno partecipato al concorso, che segnalai a suo tempo qui su Frizzifrizzi e che metteva in palio ben 10.000 Euro per l’illustratrice o l’illustratore che fossero riusciti a dare la miglior interpretazione dell’azzurro.

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)
Alla fine a spuntarla è stato Michele Cazzaniga, che insieme ad altri 44 artisti (tra cui le due “menzioni speciali” della giuria, Daniele Catalli e Alessandra Manfredi), sarà protagonista di una mostra che si terrà dal 30 gennaio al 3 febbraio 2019 presso l’Atelier Sì, a Bologna, con un allestimento curato da CHEAP Street Poster Art e progettato dallo studio Rizoma Architetture.
Essendo CHEAP tra gli organizzatori del concorso, non poteva che esserci anche una contaminazione con i muri di Bologna, che infatti in questi giorni sono stati abbracciati dall’azzurro delle opere selezionate dalla giuria (composta dalla grande fumettista Vanna Vinci, dalla co-fondatrice di Cheap Sara Manfredi, dall’editrice di Logos Lina Vergara Huilcamán, dal direttore artistico del MAMbo Lorenzo Balbi, dal fondatore e direttore generale di Renner Italia Lindo Aldrovandi e dal sottoscritto), con una serie di manifesti attaccati negli spazi di pubblica affissione sulla centralissima via dell’Indipendenza, come mostrano le foto di Michele Lapini che pubblichiamo.

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)
Coincidendo la mostra con un le giornate di Arte Fiera e di Art City, durante le quali la città sarà in pieno fermento, tra vernissage, presentazioni e incontri, ci sarà spazio, oltre all’esposizione delle illustrazioni, per altri due eventi: la presentazione di Io sono Maria Callas, splendida graphic novel di Vanna Vinci, e la presentazione di Colorama, il libro e il gioco di Marie-Laure Cruschi di cui ho scritto tempo fa.
Verrà stampato anche un catalogo, con tutte e 45 le opere selezionate. Catalogo da cui è tratto il virgolettato che apre questo articolo, e di cui parlerò presto.


(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)


(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)

(foto: Michele Lapini | courtesy: Cheap)
