I mercatini dell’usato e i negozi di libri di seconda mano sono pieni di guide e manuali. Testi vetusti e ormai superati, che raramente possono essere utilizzati per raggiungere gli scopi per i quali, in origine, sono stati pensati, e che, dalla corsia destra degli scaffali, sono rimasti a guardare mentre la scienza, il progresso e la storia sfrecciavano loro accanto, irraggiungibili, sulla corsia di sorpasso.
Eppure c’è chi li acquista lo stesso. E io sono tra questi.
Pur avendo odiato profondamente i manuali sui quali ho studiato o dai quali ho cercato di imparare qualcosa di pratico, continuo a comprare, soprattutto nelle bancarelle, guide che non mi serviranno, ben conscio di questo anche prima dell’acquisto. La ragione che mi son dato è che non voglio rischiare la frustrazione di chi consulta un manuale ma poi non riesce ad arrivare al risultato che pensava di ottenere quando l’ha preso, e al contempo subisco il fascino della catalogazione del sapere, tanto più intrigante quanto più senza scopo alcuno.
Se un bravo psicanalista vorrà indagare, è il benvenuto.

(fonte: instagram.com/guide.books/)
Ma tra quelli che saccheggiano i negozi di libri usati in cerca di guide c’è anche un’altra categoria, cioè quella di chi (e anche stavolta mi trovo ad alzare la mano) va a caccia di piccole perle di grafica editoriale, materiale del quale il settore guide & manuali & affini è assai ricco, soprattutto tra le pubblicazioni di qualche decennio fa.
A far parte di questa categoria c’è anche la designer portoghese Tânia Raposo, che alla sua piccola collezione di manuali e guide ha dedicato un account Instagram: @guide.books.
Specializzata in grafica e type design, già collaboratrice di uno dei migliori studi creativi spagnoli, Atlas, e oggi freelance nella bay area di San Francisco, Raposo ha cominciato a postare i suoi libri a settembre 2018, fotografando le copertine con accanto la sua mano, della quale dà le misure (16cm) in modo tale da rendere bene l’idea delle dimensioni dei volumi. Oltre alle cover, ciascun libro è accompagnato da una piccola selezione di immagini interne.
I pezzi messi online finora, tanto interessanti a livello grafico quanto quasi sempre inutili da quello pratico, sono davvero notevoli.

(fonte: instagram.com/guide.books/)

Foreningen til ski-idrettens fremme”, 1949
(fonte: instagram.com/guide.books/)

Foreningen til ski-idrettens fremme”, 1949
(fonte: instagram.com/guide.books/)

Potpourri Press, 1973
(fonte: instagram.com/guide.books/)

Potpourri Press, 1973
(fonte: instagram.com/guide.books/)

(fonte: instagram.com/guide.books/)

(fonte: instagram.com/guide.books/)

(fonte: instagram.com/guide.books/)

(fonte: instagram.com/guide.books/)

(fonte: instagram.com/guide.books/)

(fonte: instagram.com/guide.books/)

(fonte: instagram.com/guide.books/)

(fonte: instagram.com/guide.books/)