(fonte: ruralindexingproject.com)

Tesori d’archivio: catalogare l’architettura rurale del Midwest

Sono forme familiari: le vediamo nei film e nelle serie tv ambientate nei piccoli centri della provincia americana. L’ufficio postale, la stazione di Polizia, quella dei Vigili del Fuoco, entrambe con la bandiera a stelle e strisce che sventola sul pennone. E poi il municipio — altra bandiera —, la chiesa, la scuola, il minuscolo supermercato, il magazzino che vende materassi, la sala da bowling, lo studio dell’avvocatuccio azzeccagarbugli.

Siamo abituati a scorgerle dentro a una cornice narrativa — la rapina nel drugstore, l’omicidio da risolvere, il sindaco in lotta contro la multinazionale, i corridoi della high school e i bulletti che fanno cadere il pranzo allo sfigato di turno, la partita della vita — e sono al contempo scenari esotici e conosciuti, che nel nostro immaginario si mescolano gli uni agli altri: Joy, Illinois, come Moscow, Iowa. Oskaloosa, Kansas, come Hamburg, Minnesota. Shuqualak, Mississippi, come Spring Valley, Wisconsin.

(fonte: ruralindexingproject.com)

Le architetture rurali si ripetono, per macrocategorie, su e giù per gli Stati Uniti. A dimostra c’è uno strano, interessante progetto chiamato Rural Indexing Project. L’acronimo è RIP, che ricorda anche il Rest In Peace che è poi il destino ultimo di edifici che nulla hanno di speciale, ma il cui fascino risiede proprio nella banalità.

Zach Huelsing e Jon Lehman, gli ideatori, entrambi di Chicago, metropoli che invece di meraviglie architettoniche ne ha a bizzeffe, si sono messi in testa di catalogare quelli che chiamano i “trend visivi” delle piccole comunità rurali.

(fonte: ruralindexingproject.com)

Senza la pretesa di essere esaustivi — «il progetto vuole solo celebrare i soggetti che interessano agli indicizzatori», spiegano i due — Huelsing e Lehman ogni tanto prendono e viaggiano per il paese, focalizzando l’attenzione soprattutto sul Midwest, e fotografano nella maniera più neutra possibile (Bernd e Hilla Becher idealmente vegliano su di loro), andando poi a raccogliere i loro scatti sul sito, indicizzandoli per luogo e categorie.

Il risultato è straniante e, a suo modo, affascinante (un fascino che assomiglia vagamente a quello di Padana Classics). Lo è ancora di più sul profilo Instagram collegato al sito, dove gli edifici sono raggruppati tre a tre, tra quelli che condividono forme o funzioni.

(fonte: ruralindexingproject.com)
(fonte: ruralindexingproject.com)
(fonte: ruralindexingproject.com)
(fonte: ruralindexingproject.com)
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