Anche a chi non conosce la rivista, la copertina di Apartamento apparirà familiare. E il motivo è che effettivamente gli scaffali delle librerie e dei negozi specializzati in riviste indipendenti sono pieni di prodotti editoriali che per formato, design, persino carattere tipografico della testata, rimandano a quello stile, ormai diventato una sorta di “classico”, di carta d’identità di un’intera tipologia di pubblicazioni — «assomiglia ad Apartamento, significa che è una rivista indipendente».
Fondato nel 2008 a Barcellona dal designer e art director Omar Sosa, dal fotografo Nacho Alegre e dal direttore creativo Marco Velardi, il magazine ha contribuito, insieme ad altri titoli come Monocle, Little White Lies, 032c, Fantastic Man, a far accendere i riflettori sul fenomeno dell’editoria periodica “indie” e a tracciare la rotta per le successive ondate di pubblicazioni di nicchia.
“An everyday life interior magazine”, come dichiara fin dal primo numero la selling line in copertina, Apartamento è una rivista sull’abitare, argomento che affronta entrando nelle case di artisti e professionisti più o meno celebri (sempre citati nelle cover) attraverso interviste, reportage e servizi fotografici che, con la loro naturalezza — cioè senza artifici, senza luci da set, senza stylist che riordinano, dispongono, tolgono e inseriscono elementi, come capita nelle classiche foto di architettura e di interni — hanno fatto scuola (e a loro volta hanno nei salotti di Dominique Nabokov un illustre precedente).
Come ho già scritto una volta in passato, Apartamento è capace di «parlare di tutt’altro parlando di case, e parlare di case partendo da tutt’altro», approccio che insieme alla grande cura per i dettagli — vedi ad esempio le costole decorate con pattern che cambiano ad ogni numero e, messi in fila su una libreria, arredano — ha contribuito a un successo che va avanti da dieci anni.
Dieci anni che ora vengono celebrati da un libro, The World of Apartamento, curato dagli stessi fondatori del magazine e pubblicato dall’editore americano Abrams Books.
In 304 pagine il volume — che si può acquistare anche su Amazon — raccoglie i migliori interni visti nei 20 numeri usciti dal 2008 a oggi, con padroni di casa come Michael Stipe e Chloë Sevigny, Paz de la Huerta e Florence Welch.