In questo bisticcio voglio tornare a celebrare, dopo tanto tempo che non lo faccio, l’amore.
Andato in regalo a Ludovica, collega che delle parole ha fatto un lavoro e — come molti di noi — una mania, e al suo Angelo in occasione del loro matrimonio, questo quadretto invita tutti noi a ragionare sulle grammatiche dei nostri giorni, i quali passano troppo spesso senza che trovino il verso giusto.
In una società come quella dell’occidente del XXI secolo, sfidante e senza alcuna sicurezza, l’unica cosa su cui possiamo fare affidamento è forse la rete delle nostre relazioni sociali ed affettive. Quella specie di griglia fatta di vecchie conoscenze e nuovi gruppi di amici e colleghi, fatti e casualità, scoperte o fallimenti, è lo spazio in cui ci muoviamo cercando di non perdere equilibrio ed orientamento.
Cosa difficile, trovare il verso giusto.
E se per le pecore abbiamo beeeh, e per i gatti miao, mi pare molto divertente che per gli umani uno dei versi più importanti, possa essere un semplice Sì.