Attualmente grafico editoriale presso quella fucina di talenti che è Fabrica, centro di ricerca sulla comunicazione alle porte di Treviso, Gianluca Alla è un giovane designer che da qualche anno sta portando avanti un’originale ricerca basata sul segno tipografico e le sue potenziali applicazioni estetiche e concettuali.
Dopo aver giocato con gli specchi e aver sottoposto i caratteri a ogni genere di manipolazione e tortura, il suo ultimo progetto consiste nell’utilizzare un solo font — si tratta dell’ubiquo Helvetica Neue — per realizzare dei poster in formato A1, composti solo e soltanto da lettere, che a loro volta rappresentano o sono comunque legati ai grafemi dell’alfabeto latino.
I poster, tutti realizzati da Alla ad eccezione della L (leggilo a voce alta e sembrerà uno gioco di parole), opera di Nicoletta Belardinelli, sono poi stati smembrati in nove pezzi e riprodotti in scala 1:1 in un libro illeggibile nel quale, venuta meno la visione d’insieme, è possibile notare meglio i dettagli di ciascun poster, e accorgersi quindi che le singole lettere rappresentano idealmente i bit, gli atomi dell’informazione.
Letterbit, questo il titolo del progetto e del libro, è stato prodotto in edizione limitata ed è in vendita soltanto presso Pilar Bookshop a Roma, Home Studio a Mestre e Raum Italic a Berlino.
Chi volesse acquistarlo, però, può anche contattare la pagina Facebook dedicata.