Architetto bolognese, da tempo di base in Spagna, Federico Babina è riuscito, negli anni, a ritagliarsi una nicchia tutta sua, che sta a cavallo tra l’architettura, l’illustrazione e la cultura pop, unite da un «dialogo immaginario ed immaginato tra differenti discipline», come mi raccontò in occasione di un’intervista che ebbi il piacere di fargli qualche anno fa.
Iper-produttivo, Babina “sforna” di continuo nuove serie (che regolarmente vengono pubblicate da alcuni tra i più importanti siti internazionali di grafica e design): architettura e pittura, architettura e disturbi mentali, architettura e fiabe, architettura e letteratura, architettura e cinema, architettura e musica… E fin qui abbiamo soltanto grattato la superficie di un portfolio ricchissimo e dallo stile molto riconoscibile.
Nel suo ultimo lavoro, però, la bidimensionalità dell’illustrazione ha lasciato il posto — o meglio, il ruolo di protagonista — alla tridimensionalità della ceramica. Arch_Toy, infatti, comincia da una serie di ritratti disegnati per poi espandersi nel mondo reale, acquistando la forma fisica di tre manufatti in edizione limitata che rappresentano altrettanti celebri architetti — Le Corbusier, Frank Gehry e Oscar Niemeyer — ritratti come i loro più importanti progetti e ribattezzati giocosamente Corbu, Franky e Nye.
Realizzati a mano (da Vuelasola y hombrepez), ognuno in 70 esemplari, le tre sculture si acquistano online, e forse presto ne arriveranno anche altre, visto che le illustrazioni della serie Arch_toy comprendono anche Louis Kahn (Louy), Alvar Aalto (Alvy) e Ludwig Mies van der Rohe (Mie).

© Federico Babina

© Federico Babina

© Federico Babina

© Federico Babina

© Federico Babina

© Federico Babina

© Federico Babina

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© Federico Babina

© Federico Babina

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