Chiunque abbia uno smartphone in tasca è un potenziale filmmaker. Gli strumenti sono già tutti lì: abbozzare uno storyboard, girare, montare, lavorare alla colonna sonora, distribuire, promuovere — si può far tutto dal piccolo touch screen che ci portiamo sempre dietro.
Come hanno dimostrato Sean Baker col suo Tangerine the toast e, più di recente, il regista francese Michel Gondry, col suo cortometraggio realizzato interamente con un iPhone, l’importante è avere una storia valida e una buona idea su come raccontarla.
Ovviamente non tutti possono essere Gondry, che con due soldi ti fa pure gli effetti speciali, ed qui che arriva in aiuto un piccola guida illustrata: The Little White Lies Guide to Making Your Own Movie in 39 Steps (qui il link Amazon).

Realizzata da Little White Lies — celebre rivista indipendente di cinema nata nel 2005 — e pubblicata dall’editore britannico Laurence King, la guida affronta in 39 passi (un omaggio ai 39 steps di Hitchcock) e in maniera molto semplice tutte le fasi e gli aspetti di un film, dalla pre-produzione ai ritocchi finali, offrendo consigli e soprattutto esempi per capire il “linguaggio” cinematografico, fatto di inquadrature, movimenti di camera, luci e montaggio (che è poi la “punteggiatura” del cinema).
Pieno di citazioni di grandi registi, dritte pratiche e belle illustrazioni (opera di Studio Muti), il manuale si rivolge a chiunque voglia girare un buon video a basso costo o a costo zero — dal filmato promozionale da pubblicare sulla pagina Facebook di un’azienda al filmino delle vacanze, dall’horror sperimentale al corto satirico — utilizzando strumenti già a propria disposizione come appunto uno smartphone oppure una fotocamera e un computer.









