In effetti bastava solo pensarci.
I timbri, i rulli, gli inchiostri, i caratteri mobili, le presse, i tirabozze, i telai, le racle, la Gocco, le sgorbie, gli stencil, i tubetti coi colori, le risograph: quello della stampa è un mondo meraviglioso, sia da mostrare che da raccontare.
Bastava pensarci perché tutti i mondi meravigliosi da mostrare e da raccontare prima o poi diventano oggetto d’indagine di qualche nuova rivista indipendente super-specializzata.
E nuova Pressing Matters lo è: lanciata a fine maggio, nasce per approfondire il tema della stampa artigianale, focalizzandosi su metodi, processi e persone.

Di base nel sud-ovest dell’Inghilterra, il magazine narra le storie, spiega le tecniche e i trucchi, intervista gli stampatori e gli artisti (che talvolta coincidono) e presenta le loro opere.
Dietro al progetto c’è John Coe, designer che ha avuto l’idea di Pressing Matters quando ha visto un progetto che una fotografa stava realizzando a proposito dell’universo dei maker.
Spinto a rimettersi a studiare i processi di stampa, Coe ha di conseguenza conosciuto impressori, artisti, studenti e, con la voglia di saperne sempre di più, ha cominciato ad accumulare il materiale che poi è servito da base per la rivista, che si acquista online.



















