Tesori d’archivio: i pattern dell’arte islamica

Essendo una religione aniconica, che non ammette cioè la rappresentazione figurativa della divinità, l’Islam ha portato ai massimi livelli l’arte della decorazione geometrica astratta, andando a pescare dalle tradizioni più antiche — quella greca (vedi appunto le greche), quella romana, quella persiana, quella indiana — e complicandone ulteriormente gli schemi anche grazie all’apporto dei grandi matematici ed astronomi arabi, ed inserendovi elementi calligrafici (la matematica, dopotutto, è il linguaggio della natura, così come la scrittura nastaliq, cioè l’adattamento persiano della scrittura araba; si racconta che i grande calligrafo Mir’Ali, tradizionalmente considerato come l’inventore della nastaliq, sia stato ispirato da un sogno in cui vide le oche volare).

Visibili nei luoghi di culto e sugli oggetti sacri ma anche su tutta una serie di elementi uso quotidiano, i pattern differiscono in base alla provenienza: quelli indiani sono differenti da quelli siriani, a loro volte diversi da quelli marocchini, e via dicendo.

(fonte: patterninislamicart.com)
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Tra i più grandi studiosi occidentali di pattern islamici c’è David Wade, architetto, scultore, grafico, studioso della magica intersezione tra geometria e arte (a cui ha dedicato un sito, bellissimo, Geometricism, che consiglio di spulciare fino all’ultimo link, così come consiglio anche di seguire il suo account Instagram @dav.d_wade) nonché autore, fin dagli anni ’70, di numerosi libri sull’argomento.

Grand parte delle sue ricerche sui patter islamici è stata raccolta in un sito, Pattern in Islamic Art, che è un enorme archivio di informazioni, di foto (scattate personalmente da Wade durante i suoi numerosi viaggi) e soprattutto di schemi tratti sia dai suoi libri che da quelli di altri autori.
C’è di che passarci sopra giornate intere, soprattutto in quei modelli che mostrano come da semplicissime figure geometriche vengono fuori intricatissimi motivi.

(fonte: patterninislamicart.com)
(fonte: patterninislamicart.com)
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(fonte: patterninislamicart.com)
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