Quando non c’è qualche cliente a fare richieste assurde, i designer si tengono in allenamento e mettono in mostra le loro potenzialità realizzando progetti “autocommissionati”, inventando magari l’immagine coordinata per un marchio che non esiste o buttandosi nel restyling del logo di un brand famoso, progettando campagne pubblicitarie che non usciranno mai oppure (uno dei più gettonati) rifacendo i poster dei film.
Dovesse capitare di essere a corto di idee, però, può tornare utile uno strumento come Sharpen.Design Generator, un semplice generatore di richieste/obiettivi che potrebbero uscire fuori durante la fase di brief, nato sia per evitare la classica “sindrome da foglio bianco” che colpisce chi non è abituato ad avere troppa libertà d’azione, sia per fornire input insoliti in modo tale da stuzzicare la creatività.
Ideato da Arman Nobari e Anthony Gibson, a loro volta giovani designer, Sharpen.Design Generator propone oltre 20.000 possibili combinazioni, che vanno dall’ordinario — tipo una mascotte per un negozio di sci — all’assurdo — come progettare un’app per un’agenzia di viaggi nel tempo.
Di seguito alcuni esempi.