Un giro d’Italia a caccia d’insegne. Quelle storiche, classiche, tradizionali (ma non chiamarle solo “vecchie”!), dipinte a mano o realizzate in ferro battuto, incise, scolpite… Un giro d’Italia, soprattutto, tra negozi, locali e botteghe che vanno scomparendo — o che sono già scomparsi e di cui è rimasta, appunto, solo l’insegna — tra barbieri e latterie, cappellerie e pizzicagnoli, cinema, bar, alberghi diurni.
Sono oltre cento i luoghi esplorati su e giù per lo stivale da James Clough, designer e calligrafo inglese ma milanese d’adozione da più di quarant’anni, oltre che docente di tipografia e storia della tipografia.
Raccogliendo immagini (oltre 300 fotografie), documentando, commentando, Clough ha realizzato una vera e propria guida al lettering che più o meno discretamente ha fatto la storia del nostro Paese, dalle suddette botteghe fino alle scritte sui tombini o alle “scritte fantasma” d’epoca fascista.
Intitolato L’Italia Insegna, il libro uscirà il prossimo ottobre per un piccolo editore di qualità come Lazy Dog, con una cover progettata da Luca Barcellona.




