«Mi sono interrogato spesso in questi ultimi anni circa il parossismo che sta focalizzando la nostra attenzione, da una parte l’edonismo, la cura del corpo, l’essere magri ed in forma ad ogni costo, dall’altra il “tam tam” mediatico e pubblicitario sul cibo, sul gusto e sulla golosità in genere che scaturisce un’ansia alimentare. E la moda? Raccoglie e assorbe tutte queste sollecitazioni e le interpreta con ironica creatività. Da sempre. È in questo clima da Dolce Vita dell’alimentazione che ho maturato l’idea di una mostra che coniugasse moda e cibo. Per sorridere di questa “Strana coppia”, ma anche per approfondire e sensibilizzare le mille sfumature legate ad essa, non per ultimo il rispetto per la natura e per l’ambiente».
Lo dichiara Stefano Dominella che insieme a Bonizza Giordani Aragno è il curatore della mostra “L’eleganza del cibo. Tales about food and fashion”, organizzata da Zètema Progetto Cultura, che sarà ospitata da martedì 19 Maggio a domenica 1 Novembre presso i Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali.
La “strana coppia” celebrata a ben pensarci poi tanto strana non è! Le contaminazioni sono tantissime e anche risalenti a tempi non sospetti.
Ancora prima di un cuoco su ogni canale tv ad ogni ora del giorno e della notte, prima dei più o meno riusciti talent a tema, prima del #foodporn su Instagram, prima di ricette a pioggia, prima di tutta questa bulimia logorroica, insomma prima di tutto questo la moda italiana si era già occupata di cibo ed incrociata con il cibo.
Questa mostra documenta il passato di questo rapporto di contaminazione, ma anche il presente ed il futuro, perché in fondo le due voci per cui siamo conosciuti in tutto il mondo non possono che camminare in parallelo.
“L’eleganza del cibo” racconta questo rapporto attraverso i 4 elementi naturali Acqua, Aria, Terra, Fuoco.
Dal tessuto, al ricamo, dall’abito, all’accessorio il filo conduttore sarà il “richiamo alla natura” perché “la moda veste il corpo, lo abbellisce, lo esalta e lo protegge. Il cibo lo attraversa, lo nutre e lo penetra. La moda ciba la mente, il cibo nutre il corpo”.
160 creazioni, tra accessori e abiti (alcuni dei quali mai presentati prima d’ora) dal 1950 ad oggi e poi video, visual-art e le fotografie dell’artista coreana Yeonju Sung: 8 immagini che raccontano attraverso un viaggio onirico “come il cibo possa dialogare con l’abito e assumerne le forme”.
Opere di designer esordienti ma anche Giorgio Armani e la sua collezione ispirata al bambù; Etro che fa suo lo slogan “We are what we eat” e porta in mostra le stampe con il caleidoscopico tripudio di pasta e crostacei; Agatha Ruiz de la Prada con le sue ironiche decorazioni che richiamano il cibo; Gattinoni con la collezione di alta moda “bread dress” con bustier scolpito con vere spighe di grano e pantaloni in juta ricamati con biscotti e salatini glassati e cristallizzati; Tiziano Guardini e le radici di liquirizia; Salvatore Ferragamo con alcune delle sue calzature più famose in sughero, rafia e canapa; Antonio Marras e gli abiti con ricami ispirati alla natura della sua Sardegna; Moschino brand per cui il cibo è stato sempre fonte di ironica ispirazione; Ken Scott e il suo “meraviglioso orto” di asparagi, piselli, carciofi, mele, da indossare.
QUANDO: 19 maggio — 1 novembre 2015
ORARI: 9,30 — 19,30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
DOVE: Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali | via IV Novembre 94, Roma | mappa | facebook