
«Mi sono interrogato spesso in questi ultimi anni circa il parossismo che sta focalizzando la nostra attenzione, da una parte l’edonismo, la cura del corpo, l’essere magri ed in forma ad ogni costo, dall’altra il “tam tam” mediatico e pubblicitario sul cibo, sul gusto e sulla golosità in genere che scaturisce un’ansia alimentare. E la moda? Raccoglie e assorbe tutte queste sollecitazioni e le interpreta con ironica creatività. Da sempre. È in questo clima da Dolce Vita dell’alimentazione che ho maturato l’idea di una mostra che coniugasse moda e cibo. Per sorridere di questa “Strana coppia”, ma anche per approfondire e sensibilizzare le mille sfumature legate ad essa, non per ultimo il rispetto per la natura e per l’ambiente».
Lo dichiara Stefano Dominella che insieme a Bonizza Giordani Aragno è il curatore della mostra “L’eleganza del cibo. Tales about food and fashion”, organizzata da Zètema Progetto Cultura, che sarà ospitata da martedì 19 Maggio a domenica 1 Novembre presso i Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali.

Collection Mediterraneo 2015
Cappello realizzato in paglia con decorazione in Parasisol e resina.
Courtesy Patrizia Fabri
La “strana coppia” celebrata a ben pensarci poi tanto strana non è! Le contaminazioni sono tantissime e anche risalenti a tempi non sospetti.
Ancora prima di un cuoco su ogni canale tv ad ogni ora del giorno e della notte, prima dei più o meno riusciti talent a tema, prima del #foodporn su Instagram, prima di ricette a pioggia, prima di tutta questa bulimia logorroica, insomma prima di tutto questo la moda italiana si era già occupata di cibo ed incrociata con il cibo.
Questa mostra documenta il passato di questo rapporto di contaminazione, ma anche il presente ed il futuro, perché in fondo le due voci per cui siamo conosciuti in tutto il mondo non possono che camminare in parallelo.
“L’eleganza del cibo” racconta questo rapporto attraverso i 4 elementi naturali Acqua, Aria, Terra, Fuoco.
Dal tessuto, al ricamo, dall’abito, all’accessorio il filo conduttore sarà il “richiamo alla natura” perché “la moda veste il corpo, lo abbellisce, lo esalta e lo protegge. Il cibo lo attraversa, lo nutre e lo penetra. La moda ciba la mente, il cibo nutre il corpo”.

Collezione 1970
Abito lungo in gazar di tripla marrone con stampa
Collezione privata Giuseppina Angotzi
160 creazioni, tra accessori e abiti (alcuni dei quali mai presentati prima d’ora) dal 1950 ad oggi e poi video, visual-art e le fotografie dell’artista coreana Yeonju Sung: 8 immagini che raccontano attraverso un viaggio onirico “come il cibo possa dialogare con l’abito e assumerne le forme”.
Opere di designer esordienti ma anche Giorgio Armani e la sua collezione ispirata al bambù; Etro che fa suo lo slogan “We are what we eat” e porta in mostra le stampe con il caleidoscopico tripudio di pasta e crostacei; Agatha Ruiz de la Prada con le sue ironiche decorazioni che richiamano il cibo; Gattinoni con la collezione di alta moda “bread dress” con bustier scolpito con vere spighe di grano e pantaloni in juta ricamati con biscotti e salatini glassati e cristallizzati; Tiziano Guardini e le radici di liquirizia; Salvatore Ferragamo con alcune delle sue calzature più famose in sughero, rafia e canapa; Antonio Marras e gli abiti con ricami ispirati alla natura della sua Sardegna; Moschino brand per cui il cibo è stato sempre fonte di ironica ispirazione; Ken Scott e il suo “meraviglioso orto” di asparagi, piselli, carciofi, mele, da indossare.
QUANDO: 19 maggio — 1 novembre 2015
ORARI: 9,30 — 19,30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
DOVE: Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali | via IV Novembre 94, Roma | mappa | facebook

Collezione Primavera/Estate 2015
Abito in pizzo macramè con applicazioni tridimensionali di fiori e frutta
Courtesy Alberta Ferretti

Collezione “We are what we eat” Primavera/Estate 2015
Trench, camicia, pantalone in felpa e sneakers con stampa “food”
Courtesy Etro

Collezione Primavera/Estate 2013
Abito in filo di seta tricot con paillettes.
Courtesy Enrico Coveri

Collezione 2015
Le petite déjeuner sur l’herbe
Grand sac dipinto a mano direttamente su tela, utilizzando colori ottenuti da vari alimenti.
Courtesy Chez Dède

Collezione Pret à porter Primavera/Estate 2015
Cardigan e Maxi pull con ricamo uovo
Courtesy Vivetta

Dentice Turchese 1930-1935
Scarpa in pelle di dentice turchese
Fondazione Salvatore Ferragamo
Dentice Beige 1930
Scarpa allacciata in pelle di dentice beige
Fondazione Salvatore Ferragamo

Collezione Couture Primavera/Estate 2015
Abito del Pane
Bustier realizzato con vere spighe di grano e pantalone in juta con salatini e biscotti cristalizzati.
Courtesy Gattinoni Couture

Collezione Primavera/Estate 2014
Tailleur in satin di seta
Courtesy Laura Biagiotti

Erba delle Filippine 1936-1938
Sandalo con tomaia in erba delle Filippine, multicolore, lavorata a stuoia
Fondazione Salvatore Ferragamo
Rafia multicolore 1942-1944
Sandalo in rafia multicolore lavorato all’uncinetto
Fondazione Salvatore Ferragamo

Collezione 2015
10 abiti “Nuvola” realizzati con 500 metri di tulle.
Courtesy Italo Marseglia

Collezione Primavera/Estate 1953
Abito in organza di seta avorio con ampia gonna sorretta da una crinolina in tulle a più strati, interamente ricamato a mano con piccoli fiori e frutti
Archivio Farani Sartoria Teatrale

Collezione Spring/Summer 2015
Abito lungo in seta stampato
Archivio Emilio Pucci

Collezione Natural Couture 2013
Abito scultura realizzato ricamato con radici di liquirizia della ditta Amarelli.
Fa parte della personale Natural Haute Couture
Courtesy Tiziano Guardini

Collezione gastronomica Primavera/Estate 1970
“Ken Scott cooks something new…” Mini dress Ken Scott
Courtesy Fondazione Ken Scott

Collezione Primavera/Estate 2014
Caftano in lino, seta jacquard con applicazioni a mano a motivi floreali
Archivio Antonio Marras

Collezione Food Fashion, Luglio 2002
Abito da Cocktail, Mele e Ciliegine, lavorato con la tecnica del sottovuoto.
Archivio Consiglio Couture

Collezione 2015
“Forchetta/Fork earrings” orecchini in argento