Decine di progetti arrivati, 80 le start up che hanno partecipato, 8 i finalisti, uno il vincitore. O, meglio, due le vincitrici, due architetti, Francesca Perricone e Roberta Rotondo, entrambe di Roma e specializzate in quello che fino a qualche anno fa era un settore da fricchettoni e da visionari — parlo del design ambientale — e oggi è uno degli ambiti più promettenti non solo per migliorare la qualità della vita ma anche per offrire nuove prospettive lavorative e contribuire al rilancio dell’economia.
Il loro progetto, presentato per il concorso smart FOR city, si chiama G4A, che sta per Green For All, ed è un giardino pensile eco-sostenibile alimentato dal compostaggio, autosufficiente e in grado di produrre energia oppure acqua calda.
Da realizzare utilizzando materiali riciclati, G4A è una soluzione che una volta installata a una finestra diventerebbe una vera e propria serra — per piante e fiori, quindi, ma pure per un mini-orto formato “single” o piccolo nucleo famigliare.
In quanto vincitrici del concorso, oltre a ricevere 50.000 euro da smart, ora i due architetti romani lavoreranno al progetto dentro al più grande incubatore italiano di start up, H-Farm e per i prossimi tre mesi saranno loro e Green for All le piantine da coltivare per trasformarle da concept pieno di potenzialità in azienda con un futuro davanti.