Invenzione in realtà non recentissima ma nel mondo della cancelleria, si sa, i tempi sono dilatati e dalle prime tavolette di cera ai moderni blocchi note non è che le cose siano cambiate poi molto, e la strada che ha portato prima alla creazione e poi alla diffusione (relativa, rimane comunque una piccola realtà di nicchia) di Doane Paper è stata piuttosto accidentata.
Era il 2003 quando Chad Doane, direttore creativo del Missouri, durante una riunione notò che la metà dei presenti usava blocchi note a quadretti e l’altra metà fogli a righe. Fu in quel momento che a Chad, il quale non è dato sapere da che parte fosse schierato, venne l’idea: e se… E se… E se unissi i quadretti alle righe?
Un’intuizione che sembrerebbe à la Homer Simpson, roba da sempliciotti. E invece dopo un paio di anni passati nel proverbiale cassetto, un progetto aziendale andato male, un po’ di tempo libero e una serata davanti a Illustrator a concretizzare la sua “visione”, ecco nascere le righe quadrettate, testate subito sul pubblico attraverso un sito superspartano attraverso il quale Chad faceva scaricare gratuitamente il template dei fogli.
L’idea piacque. Complici diversi articoli sui blog giusti, la gente iniziò a chiedere di quei quadretti rigati e di quelle righe quadrettate e nella primavera del 2006 il marchio Doane Paper venne lanciato, arricchendosi di anno in anno di nuovi prodotti e varianti: quaderni, blocchi, con gli anelli, senza anelli… E poi borse e tutta una serie di accessori.
Ma il “test” da scaricare gratuitamente, per provare l’ebrezza del sacro fuoco letterario che si fonde col rigore dei numeri e degli schemi, il ritorno all’ordine del pasticciare libero, il flusso di coscienza che fa a gomitate con la lista della spesa… quello (il test), rimane.