A Trumpet and a Feather, una tromba e una piuma. Quanto basta per identificare un’epoca: gli anni venti delle flapper e del jazz, dei locali fumosi e dei guanti lunghi fino al braccio.
Siamo a Parigi. In un bar. O, meglio, in un caffè. Nicolas è seduto da solo. Ma poi arriva Cécile, che gli chiede una sigaretta e si ferma a fargli compagnia. Un tipo di compagnia tutta “speciale”, come si può intuire dalle tavole di questa graphic novel che verrà presentata proprio in questi giorni da Terracava durante il festival Filler.
L’autore di A Trumpet and a Feather è Lorenzo Fonda, che se per quanto riguarda i romanzi a fumetti qui è al suo esordio, in realtà ha già lavorato moltissimo sia come illustratore sia, soprattutto, come regista. Il suo curriculum è infatti fittissimo di premi e collaborazioni eccellenti, tra video musicali, pubblicità e documentari (il bellissimo MegunicaArchaeology of the future).
E in A Trumpet and a Feather l’impronta cinematografica di Fonda è evidente: la storia si svolge su quelle che sembrano tavole di uno storyboard — strumento che non a caso cinema e fumetto hanno in comune — in continua mutazione, incorniciate da un’inquadratura fissa davanti alla quale si sviluppa la narrazione, almeno per quanto riguarda le pagine che ho avuto modo di vedere.
Il libro, come tutti quelli del piccolo editore indipendente Terracava (di cui parlo più approfonditamente qua), è in edizione limitata ed è un gioiellino di stampa e rilegatura.
Le pagine sono 180 e le copie disponibili appena 150: un vero e proprio volume da collezione, quindi, che si acquista qui.