I compiti per le vacanze

Ti ricordi la maestra? L’ultimo giorno di scuola diceva: «Aprite il diario…» e poi giù con l’odiosa lista di esercizi da fare, problemi da risolvere, temi liberi (da che?) da scrivere. C’era chi li faceva tutti subito e chi—futuri procrastinatori persi davanti allo schermo di un computer—lasciavano il “bello” (si fa per dire) per la fine.
Senza evocarne l’aspetto odioso abbiamo pensato pure noi di darti i compiti delle vacanze. Che però sei liberissimo (stavolta davvero) di non fare. O di fare a metà, o un pezzetto. Magari in gruppo.
Non ti chiediamo neanche di condividere il risultato (ma se vuoi non ti diciamo certamente di no: puoi farci la mention—@frizzifrizzi—su facebook, twitter o instagram). Solo, se qualcuno ti chiede perché stai facendo quella strana cosa, di’ che è il compito per le vacanze di Frizzifrizzi. Così quando ci fischieranno le orecchie sapremo il perché.
Ora via con la lista. E buone vacanze. Noi chiudiamo fino a fine mese.

1. Cercare o creare—e poi fotografare—tutte le lettere dell’alfabeto. Con una al giorno arrivi quasi a fine mese. L’unica regola è che ogni lettera venga da un posto diverso: l’insegna di un negozio, il titolo di un quotidiano, la pubblicità di una crema solare o “disegnata” per caso dalla forma di un ramo, di un’ombra o di una nuvola. Alla fine avrai il tuo alfabeto dell’estate, che a suo modo racconterà una storia.

2. Offrire un caffè a uno sconosciuto. Al bar. Così d’istinto, girarsi e «posso offrirle un caffè?». In caso di obiezione è lecito giustificarsi: «mi hanno dato un compito per l’estate. È un gioco che fanno su un sito che leggo su internet». Poi una volta a casa, (de)scrivere com’è andata.

3. Dedicare una giornata al silenzio. Parlare solo coi bigliettini. Impara ad essere conciso. A pe(n)sare bene le parole. Ad ascoltare e a fare da solo quello che chiedevi agli altri di fare per te.

Nota: se vuoi puoi preparare prima un biglietto con la risposta alla domanda che ti faranno tutti. Pure qua sei autorizzato a tirare in ballo i compiti per le vacanze.

4. Fotografare ogni giorno un errore o una sorpresa. Come lo fotografi un errore? Lo trovi sui giornali, in un piatto di pasta o una crostata venuta male, una maglietta messa al contrario o un fiore viola in mezzo a tutti fiori gialli. E la sorpresa? La riconoscerai nel momento stesso in cui ti meraviglierai per qualcosa che non ti aspettavi.

5. Per una notte fare a cambio di letti. Con un amico, un parente, un amico di un amico. I letti possono essere nella stessa casa ma anche in due case diverse. Pure in due città diverse, per quanto mi riguarda. Vivi un pezzetto di vita altrui, prendi in prestito incubi e sogni. E fai fare altrettanto agli altri.

6. Mangiare almeno una volta con le mani quello che di solito mangi con forchetta e coltello. Insalata, braciola, spaghetti ai frutti di mare.
Usa invece almeno una volta forchetta e coltello per quello che di solito mangi con le mani, compresa la brioche la mattina.

7. Provare a spegnere il telefono, il computer, il tablet per un giorno intero. Metterlo lì, sul comodino, e uscire senza. Niente facebook, whatsapp, sms, il naso appiccicato sulla timeline di twitter. Vedrai che la sera, quando torni, sarai mancato più tu a lui che lui a te.

8. Andare a piedi fino al paese o alla città più vicina. A meno che tu non viva in alta montagna non impiegherai più di 3/4 ore. Il motivo: ri-conoscere i luoghi familiari e scoprire che tanto familiari poi non sono. Ogni cammino riserva delle sorprese e più il cammino è lungo più sorprese ci sono.
Occorrente: un paio si scarpe buone, almeno un litro e mezzo d’acqua, un frutto, un blocco note ed una matita. Scrive un profeta del viaggio-viaggio come Paolo Rumiz (da qualche anno ogni estate mi leggo un suo libro quindi lo cito non a caso): «Non esiste viaggio senza scrittura. Se camminate, poi, vi pruderanno le mani dalla voglia di buttar giù qualche appunto. L’andatura diventerà scrittura con una facilità tale che vi meraviglierete di voi stessi. Seduti in casa vostra stavate a penare davanti a un foglio bianco da riempire? Sulla strada vi scoprirete scrittori».

Nota: è consentito chiedere un passaggio per farsi riportare a casa. Non scattare foto. O meglio, scattale solo con la matita.

9. Andare ad una sagra di paese e dire all’orchestra o al dj se per favore può dedicare una canzone (quella la scegli tu) al tuo amico o alla tua amica che è con te perché quello è proprio il giorno del suo compleanno.
Ovviamente vale solo se non è davvero il suo compleanno. Ballare qualcosa di ridicolo sarà più divertente che mai, come pure scroccare da bere a qualcuno che sicuramente vi offrirà un bicchiere. Si chiama truffa? Se si divertono pure gli altri e se poi si ri-offre la bevuta, direi di no. L’importante è mantenere la pantomima fino alla fine.

10. Prima che la vacanza finisca chiedere a un gelataio (scegline uno gentile e disponibile, mi raccomando) di farti fare un gelato con tutti i gusti, ma proprio tutti (allergie e intolleranze permettendo), un cucchiaino ciascuno. Quando alla fine rimane la cremina sciolta, qual è il gusto che si sente di più?

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