La Ribalta

Un vecchio deposito ferroviario di una delle stazioni storiche di Milano, Porta Genova—centro nevralgico di quella che è forse la zona a più alto tasso di studi creativi, showroom, agenzie, atelier, concept store e locali della città—si trasformerà per un mese, a partire dal prossimo 22 novembre per cinque weekend ed arrivando dunque strategicamente fino a Natale, in un’esposizione dedicata all’artigianato Made in Italy.
L’idea è di un gruppo di imprenditori, il nome scelto per l’iniziativa è La Ribalta. L’intento è di valorizzare sia i vecchi mestieri frutto della sapienza e della manualità di chi lavora in bottega, sia i nuovi artigiani, i cosiddetti makers, che riuniscono insieme la cultura del progettare a quella del fare, oltre a muoversi in base a strategie di mercato e di comunicazione che viaggiano in rete piuttosto che sui canali tradizionali.
Vecchio e nuovo, dunque, sotto allo stesso enorme tetto di un capannone industriale riqualificato per l’occasione, per un evento dedicato alla vendita, al confronto e alla promozione della capacità tutta italiana di creare.
Ne parlo con i fondatori de La Ribalta.

La prima cosa che vorrei sapere è come mai questo nome tanto teatrale, La Ribalta.

Il nome La Ribalta trae origine dalla struttura: gli ingressi del magazzino, infatti, sono delle vere e proprie ribalte da cui venivano caricate le merci. Per noi sono un po’ il simbolo degli scambi commerciali. Non manca, tuttavia, il riferimento teatrale: gli artigiani andranno in scena sotto le luci de La Ribalta.

Chi c’è dietro al progetto? Sul sito leggo che siete cinque imprenditori.

Sono sei gli imprenditori che hanno dato vita al progetto. Si tratta di tre coppie di amici, ognuno con esperienze professionali diverse nel campo commerciale e di realizzazione di eventi. I soci veri e propri de La Ribalta sono: Daniele Legnani, Concetta Marino e Emanuela Verga.

Da dove è nata l’idea?

Abbiamo dato vita al progetto de La Ribalta con l’intento di rilanciare un settore che crediamo sia penalizzato dalla crisi ma che merita valorizzazione perché patrimonio della nostra cultura. In più, proprio perché crediamo che crisi sia sinonimo di opportunità, abbiamo deciso di metterci in gioco e reinventarci, ognuno partendo da competenze professionali diverse ma uniti nel sogno di realizzare un grande progetto.

Come avete scelto (e ottenuto) la location?

Per mesi abbiamo setacciato Milano e hinterland per cercare il posto ideale dove allestire la manifestazione. Porta Genova, grazie alla posizione strategica sui Navigli milanesi e all’abbondanza di mezzi pubblici che transitano quotidianamente, è uno dei luoghi più frequentati, non solo dai turisti ma da tantissimi cittadini. Proprio qui abbiamo scovato una location suggestiva: il vecchio deposito merci costruito a fine Ottocento, sede degli scambi commerciali milanesi nel secolo scorso. Grazie a un accordo con Ferrovie dello Stato è stato possibile realizzare il nostro obiettivo.

Come allestirete gli interni?

Grazie agli esperti nel settore allestimenti e logistica, sarà possibile creare degli spazi personalizzabili con arredamenti unici e originali. Le divisioni modulari sono caratterizzate da separazioni particolari che si allontanano dall’idea di box tipica di fiere e mercati: divisori originali in grado di creare spazi luce consentiranno una visione più dinamica della struttura, senza dimenticare la funzionalità, mentre per gli arredamenti verrà messa a disposizione dell’espositore una vasta gamma di prodotti tutti particolari e originali, realizzati con materiali diversi (da quelli più moderni al ferro acidato, caratterizzato dal colore ruggine, al classico ferro nero, al legno), qualificati da linee originali, come gli arredamenti dal gusto esotico provenienti da tutto il mondo.

Che tipo di espositori vi aspettate che parteciperanno?

L’idea de La Ribalta è di dare spazio all’artigianato di qualità, per questo i prodotti sono selezionati e gli espositori di settori merceologici affini avranno spazio in periodi diversi, al fine di limitare la concorrenza e di proporre più offerta possibile ai visitatori. Nell’area esterna, invece, daremo spazio ai maestri del gusto, dei prodotti a chilometro zero e della scelta biologica. Le richieste per esporre sono già numerose, segnale che una manifestazione del genere era da tempo attesa.

C’è l’idea di farlo diventare un appuntamento fisso, magari stagionale?

Crediamo che una manifestazione del genere che dà la possibilità all’artigianato di mettersi in mostra sia un’occasione unica sia per gli addetti ai lavori che per i visitatori che potranno prendere parte a un evento imperdibile. La Ribalta, infatti, non sarà solo esposizione, ma anche luogo, durante gli altri giorni della settimana, di mostre, incontri, retrospettive, degustazioni e tante altre iniziative per animare la zona. Un evento a tutto tondo che siamo certi piacerà al pubblico non solo milanese e, per questo, l’idea di farlo diventare un appuntamento fisso è già nell’aria.

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