Futureground (made in 3010) & adidas Basket Profi

Fanno musica dal 3010 il che li mette in competizione con i Brasklandalus del gigantesco pianeta Iota Draconis b (otto volte la massa di Giove), che hanno esordito lo stesso anno, e la celebre – nonché unica – band dal nome infinito (in pratica è l’elenco di tutte le cifre decimali del π) formata da ben 799997 elementi che solo su Kepler-22b, nel 3010, ha venduto quasi mezzo miliardo di copie del suo ep 0!=1.
I ragazzi di Futureground arrivano dal futuro, dove i viaggi nel tempo sono la norma e Milano è una megalopoli che per effetto delle nuove leggi urbanistiche sulla rigorosa condensazione e la sobria ottimizzazione varate qualche decennio prima dal Governo Monti CXXXVII è stata ristretta in un appezzamento di terreno nel pieno centro di Quarto Oggiaro, che è diventato “casa dolce casa” e luogo di lavoro per  più di 16.000.000 di adulti e 28 bambini.

Il motivo per il quale i quattro dj e producers sono tornati indietro fino al nostro presente è avvolto nel mistero. Qualcuno sostiene che ci sia lo zampino di un luxbook [un libro a caratteri fotonici, ndr] di storia del XX/XXI sec. Dopo aver letto delle edicole equivoche di Porta Venezia e di una formica gigante con la predilezione per le camicie sgargianti che non voleva staccarsi da una patetica palazzina chiamata – chissà poi perché (il luxbook non riportava le fonti) – Pirellone, Walter, Tommi, Ross e Daniele hanno deciso di viaggiare di mille anni a ritroso nel tempo per dare una botta di vita ad una Milano che cominciava ad arrancare e dopo aver perso il titolo di “unica città italiana veramente europea” faceva fatica persino a mantenere quello di “Catania del Nord”.

Per farsi conoscere i Futureground hanno iniziato a organizzare feste, inizialmente senza rivelar nulla della loro origine (e ti assicuro che è dura, quando vai a guardarti i derby Inter-Milan, far finta di niente pur sapendo della fine drammatica delle due squadre, accomunate dallo stesso beffardo destino, nel 2512), facendosi passare per contemporanei e mettendo su un giro di gente di quella giusta, trovando pure modo di collaborare con adidas, azienda che solo due secoli più tardi avrebbe inventato la scarpa antigravità e rivoluzionato il mondo dello sport e delle consegne di pizza a domicilio.

Con le loro Basket Profi ai piedi, riedizione del modello originale del ’69, eccoli in una rara intervista dell’ottobre 2012, rilasciata in veste di ospiti speciali per la piattaforma inspirational appositamente allestita da adidas ed AW Lab, la catena di stores che insieme ad Athletes World aveva l’esclusiva sulla vendita della versione leather, in bianco/blu o bianco/rosso, della celebre sneaker.
Di lì a poco, ma all’epoca il mondo ancora non lo sapeva, avrebbero rivelato di arrivare dal 3010 e la storia avrebbe cambiato il suo corso.

http://www.youtube.com/watch?v=g4FvEArR_UI

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