Chicken & Broccoli Homeworks | Rubber

RUBBER
di Quentin Dupieux
Francia 2010

Trama: Un copertone uccide la gente con la forza del pensiero.

Sì. Un copertone. Proprio una ruota, un rotolo di gomma nera. Che ad un certo punto si alza, nel bel mezzo del deserto, e  inizia a rotolare. All’inizio, come fosse un piccolo Bambi, incespica e inciampa, ma poi inizia a capire quanto è bello rotolare [1], e soprattutto, quanto è bello uccidere. Si comincia con lo schiacciare una bottiglia di plastica, si finisce a far esplodere le teste [2 – nsfw]. L’amore poi, gioca sempre il suo ruolo importante, e un copertone lo sa, cos’è l’amore. La capiamo bene, la sua passione per lei [3,4], e la folle gelosia che ne viene fuori.
Il resto è un massacro, a colpi di psicocinesi.

Perché tutto questo? Vi sembra una cosa normale? Non lo è. Ma il film, aperto da un monologo sui “No reason” cinematografici, è esattamente quello che vuole essere, un’opera assurda, metacinematografica: noi siamo il pubblico, ma c’è anche un altro pubblico, proprio dentro il film, che guarda le gesta rotolanti del pazzo assassino – sempre la ruota, non dimentichiamo – con noi, e poi, addirittura, interagisce con la storia. Perché? Semplice, non c’è.

Il film è l’opera prima di Mr. Oizo [5,6], quello che fa tutto un po’ (musicista, regista, scrittore), famoso soprattutto per questo:

http://www.youtube.com/watch?v=jmjdvsA8RFM

Gli piace animare le cose inanimate e lo sa fare. Qui porta agli estremi l’espressività di un copertone. Che fa una certa impressione anche solo scriverlo: il copertone diventa a tutti gli effetti un attore, con espressioni vere e una capacità attoriale di gran lunga superiore di tanti interpreti in carne e ossa. Rubber è un film assurdo, per certi versi quasi Lynchano. Oppure ecco, immaginatevi Lynch che fa un film da un romanzo di Elmore Leonard. Vi esplode la testa.
Di certo Rubber ce lo ritroveremo nei C&B AWARDS 2011, tra i migliori assassini, ma non è detto anche tra i migliori attori.
Un film da vedere perché non ha eguali. Non un film perfetto, non un film assoluto, ma di certo un film “diverso”. Una pellicola deve molto alla straniante idea iniziale e al coraggio di averla portata avanti fino alla sala di montaggio. Adesso, ne sono certo, molti penseranno che le loro idee per film assurdi, spuntate chissà dove durante un mancato coma etilico, varrano un intero film.

http://www.youtube.com/watch?v=joI-uU86NXw

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