Fuorisalone: Molo Design

Quanto mi sono divertito – seppur con la mia monoespressione che così poca soddisfazione dà al co-conversatore – a farmi spiegare come funzionano le incredibili pareti-sedute-tavoli-sofà di Molo Design lo sa solo l’efficientissima ragazza che si è divertita ancora più di me a montare, smontare, estendere, schiacciare gli elementi modulari Softwall + Softblock (seguite il link dove trovate immagini ben più esplicative delle foto che ho scattato io).

Mai venuto in mente di trasformare il vostro soggiorno in una location per una mostra temporanea? A me un’infinità di volte. Ma poi dove metti i mobili? Li lasci dove sono e crei delle aree con le pareti Softwall.
Quando le richiudi le metti tranquillamente in soffitta o nell’armadio (vedi foto sotto).
Lo stesso per i moduli Softseating: ti ci siedi e dopo un po’ che li usi si appiattiscono, creando un bizzarro effetto legno. La ragazza assicura che quando si appiattisce è più comodo.

Realizzati in polietilene non tessuto o in kraft, una speciale carta rigida e molto robusta, sono riciclabili al 100% e funzionano attraverso delle calamite montate ai loro estremi, grazie alle quali è possibile tirar su un muro in mezzo alla stanza in pochi secondi e poi proseguire attaccandovi un altro pezzo e un’altro ancora…

I buchi (vedi immagine sotto) servono per inserirci dentro dei supporti in cartone che fungono da scheletro per rinforzare la struttura, oppure ci si possono far passare dei led che nel caso dei moduli bianchi, illuminano il tutto.
Davvero spettacolare.

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