Finzioni Magazine

Finzioni Magazine

Tra le riviste di libri ho sempre e soltanto letto Pulp, oltre alle varie rubriche sui magazine che compro di solito. So che là fuori è pieno di fanzine, free-press e iperspecializzate riviste di letteratura che qualche volta mi è capitato di sfogliare ma che spesso soffrono della brutta malattia della saccenza, la sorella un po’ patetica della sapienza.

Finzioni – magazine gratuito da scaricare in pdf e di cui è appena uscito il primo numero, che mi sono letto da cima a piedi giusto ieri – per fortuna sa bene quanto alto sia il rischio di ammalarsi di saccenza in questo campo e sapientemente ne rifugge percorrendo tutt’altra strada: non si parla di scrittura bensì di lettura. Di quella strana cosa che ti fa tenere la testa fissa davanti ad un foglio con su dei segni neri, che ti fa girare la testa e a volte lo stomaco. Che sa deprimerti o esaltarti. Che può metter pace o scatenar rivolte.
E Finzioni lo fa con leggerezza, con testi semplici, spesso ironici, più nello stile di un blog personale che di una rivista specializzata.

Alla fine lo chiudi e invece di buttarlo nel cestino come faresti con tante riviste online (ma anche con moltissime di quelle cartacee) decidi di tenerlo e crei una cartellina tutta sua sul tuo hard-disk. E sapete una cosa? Finzioni fa venir voglia di leggere, che non è poco.

Niente male per un progetto nato davanti ad una birra ed una Tassoni liscia da due amici, Jacopo Cirillo e Carlo Zuffa, che in poco tempo sono riusciti a metter su una redazione (dislocata in tutta Italia, come la nostra) di 20 persone che insieme riescono a rendere organica un’idea che dalla teoria alla pratica poteva pure tradursi in un ammasso di elucubrazioni mentali e che invece è diventato un grosso contenitore di percorsi, da seguire o da cui deviare, che incrociano libri e storie.

P.S.
se volete avere un Verbosometro da stampare, ritagliare ed attaccare sulla schiena di un amico, e soprattutto se volete sapere cos’è un Verbosometro, scaricatevi Finzioni!

P.P.S.
se avete Twitter, potete pure seguire le loro microrecensioni in 140 caratteri.

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