Da un paio di giorni ha aperto le porte – letteralmente – un nuovo store online che punta tutto sulla virtualità, con veri e propri negozi dove entrare, girare, fare shopping con il proprio avatar: una sorta di mini-mondo, graficamente non molto diverso da Second Life, che simula un grande magazzino con tanto di ascensori, scale mobili, vetrine.
Si chiama Virtuymall e per il momento è in versione beta.
Tolto il fatto che una cosa come questa sicuramente farà la gioia delle rubriche tecnologiche di mensili e settimanali e degli inserti costume e società dei tg, non vedo l’ulilità di un sito del genere.
Già il fatto di doversi scaricare un apposito plug-in per fare il giro dei negozi in 3D lo trovo un handicap non da poco.
Se già Second Life si sgretola pian piano sotto il peso della scomodità e della poca semplicità d’uso e dopo un bagno di notorietà iniziale ora non ne parla praticamente più nessuno, e se il centro commerciale – quello vero – non è sicuramente il posto più attraente dove fare shopping, Virtuymall riunisce il peggio dei due mondi.
Non posso neanche sbirciare che tempo fa dalla finestra o sentire l’odore o la puzza di chi fa spesa, o ascoltare le voci – stridule o suadenti – delle commesse, come in un centro commerciale reale. Né volare o scopare con degli sconosciuti mascherati da cavalli, sul pavimento della hall, come in Second Life.
Se vuoi fare acquisti da casa, davanti al computer, non vedo perché far finta di essere da qualche altra parte.